Durato un’ora e mezza l’interrogatorio di garanzia di Vitangelo Dattoli, ex direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia, agli arresti domiciliari da lunedì scorso perché coinvolto, insieme con altre 5 persone in una inchiesta della Procura di Foggia su due presunte gare pilotate per il sevizio di elisoccorso e di trasporto aereo di organi (Dattoli è indagato per quest’ultima). “Durante l’interrogatorio di garanzia – ha detto l’avvocato Antonio La Scala, difensore dell’ex manager sanitario – Dattoli ha spiegato punto per punto, parola per parola, tutto quello che gli è stato contestato. Abbiamo depositato istanza di revoca della misura cautelare in merito alla quale il giudice ha fatto sapere che in settimana si pronuncerà”.
“La pubblica accusa non ha rivolto alcuna domanda, credo che le sue spiegazioni siano state più che esaustive” ha continuato il legale (come riporta l’Ansa) e, in merito alla gara per la quale l’ex dg è accusato di turbativa d’asta, Dattoli “ha spiegato punto per punto la totale infondatezza – ha riferito La Scala – , anzi l’estraneità totale al fatto per quanto riguarda la sua figura, la sua persona ed il suo ruolo”. “Per un manager di livello che ha sempre fatto il suo lavoro, lo sanno tutti, in maniera corretta e trasparente – ha concluso il difensore – , non è piacevole subire questi procedimenti, anche se la magistratura, l’autorità giudiziaria foggiana, l’abbiamo trovata molto serena”.