Don Domenico Labellarte, figlio spirituale di Padre Pio da Pietralcina, non c’è più. E’ morto ieri all’età di 100 anni, era nato a Valenzano in provincia di Bari. Il 31 gennaio 1943 lascia Roma. Arrivato alla stazione di Benevento, si ricorda di un frate chiamato Padre Pio, di cui aveva sentito parlare da una sua cugina. Decide di fermarsi a Foggia e proseguire per San Giovanni Rotondo. Il 2 febbraio 1943, si confessa da lui e gli chiede piangendo: “Sarò sacerdote?”. Il Frate lo rassicura con queste parole: “Si, sarai sacerdote ed anche missionario”.
La Chiesa di Bari-Bitonto – scrive mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto – si stringe intorno alla comunità di Valenzano e a quanti hanno amato e seguito il luminoso esempio di vita sacerdotale di don Domenico Labellarte, sacerdote trasfigurato dall’incontro con Cristo e cresciuto all’ombra di San Pio da Pietrelcina, suo formatore di vita.
Cento anni vissuti nella ricerca di Dio attraverso quell’amore per il Crocifisso che lo aveva reso fervente discepolo di un umanesimo francescano trasmessogli dal suo padre spirituale che tanto amava. Un uomo, un sacerdote che ha interpretato la sua esistenza in uno stile evangelico: a “braccia aperte”. Un uomo totalmente donato che ha saputo interpretare la vita come dono regalando semi di vita nuova a tanti, fino a tracciare “solchi” profumati di vita cristiana per tante donne e uomini. A “braccia aperte”, ricevendo e donando, senza nulla trattenere. Auspico che l’esempio e la testimonianza di fede di don Domenico possano continuare a nutrire la vita dei suoi figli spirituali e di quanti lo hanno conosciuto e amato, irradiando quel vangelo della misericordia tanto caro al suo cuore”.
(Foto San Giovanni Rotondo free)