“La terza dose è stata autorizzata in sintonia con Ema prima di tutto per gli immunocompromessi. Le altre categorie autorizzate sono gli over-80, i residenti nelle Rsa, il personale sanitario, gli over60 e i fragili di ogni età. Valuteremo la terza dose eventualmente anche per altre categorie che oggi sono fuori. Ad oggi sono state somministrate oltre 700mila terze dosi”.
Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo al question time alla Camera. ‘Siamo arrivati all’ 85,76% di prime dosi tra over12 e all’81, 55% di vaccinati con ciclo completo a stamani. Il green pass è un pezzo fondamentale della strategia del governo ed è uno strumento che gli italiani stanno usando massicciamente, essendo 103 mln quelli scaricati a stamani”.
Sui tamponi, ha ricordato Speranza, “è stata stipulata un’intesa con le farmacie per calmierare il costo mentre il vaccino è gratuito”. Rispetto poi alla durata di validità dei tamponi ai fini del green pass, Speranza ha sottolineato che “è corretto su materie cosi tecniche un confronto con gli scienziati. L’auspicio – ha concluso – è che la percentuale di vaccinati possa crescere ancora perché il vaccino è la chiave fondamentale per chiudere questa stagione così difficile”.
IL PUNTO DELL’ISS – I deceduti per Covid-19 con ciclo vaccinale completo sono ‘iperfragili’ con un’età media più alta sui non vaccinati (85,5 contro 78,3) e un numero medio di patologie significativamente più alto (5,0 contro 3,9 pre-esistenti), afferma un approfondimento del report periodico Iss sui decessi pubblicato oggi e basato su 671 cartelle cliniche dall’1 febbraio al 5 ottobre 2021. Nel periodo considerato, sono 38.096 i decessi SarsCov2 positivi di cui 33.620 in coloro senza alcuna dose e 1.440 vaccinati con ciclo completo (3,7% di tutti i decessi Covid positivi avvenuti nel periodo).”Ridurre circolazione virus per proteggerli”, dice l’Iss.
“L’obiettivo è la massima copertura vaccinale per mantenere al minimo la circolazione del virus SarsCoV2. Siamo in una fase positiva per il controllo della circolazione, e l’obiettivo è convivere con questo virus. Per farlo al meglio dobbiamo aumentare la copertura vaccinale, soprattutto nelle fasce di popolazione più fragili e avanti negli anni, riducendo gli effetti gravi della malattia e il carico per i servizi sanitari”. Lo ha detto il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, a margine della presentazione dl volume sui numeri del cancro “per il Sars-Cov-2 l’immunità di gregge non si intende come azzeramento della circolazione”.
“È ragionevole pensare che tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo anno si proceda con l’allargamento della platea per coloro che dovranno ricevere la terza dose. La tempistica sulla quale si sta ragionando è questa”, ha detto a Sky TG24 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Per la scelta di fare la terza dose a tutti – ha proseguito Costa – siamo in un ambito in cui la politica deve prendere atto di quelle che saranno le indicazioni scientifiche, su questo credo sia opportuno dividere in maniera netta le competenze: la politica si deve assumere la responsabilità di declinare le scelte, ma lo deve fare sulla base di quello che la scienza ci dice. Oggi le indicazioni che abbiamo sono di procedere con la terza dose sui fragili e gli ultrasessantenni”.
È “ragionevole pensare che ci sarà un’estensione. Il compito del governo è farsi trovare pronto per la somministrazione e sotto questo aspetto garantiamo di esserlo, sia per quanto riguarda la logistica sui territori che per la disponibilità di vaccini. Le indicazioni -ha affermato – ci dicono che è ragionevole pensare che si andrà verso la terza dose diffusa e lo faremo gradualmente. Mi pare che anche sulla terza dose ci sia una risposta positiva da parte dei cittadini, dobbiamo continuare affidandoci al loro senso di responsabilità, che è stato ampiamente dimostrato sia nel rispetto delle regole, sia nella disponibilità sulla vaccinazione. Ci hanno fatto raggiungere numeri straordinari che ci consentono di proseguire nel percorso di ritorno alla normalità”.
“Credo che sia ragionevole guardare a fine anno come limite temporale in cui si può arrivare al 100% delle capienze che ancora non sono arrivate a questa percentuale. Nel nostro Paese abbiamo riaperto sostanzialmente tutto, abbiamo solo un limite sulle capienze in alcuni settori”, ha aggiunto Costa. “C’è un dato positivo: c’è un aumento anche per le prime dosi, credo che arrivare al 90% dei vaccinabili sia obiettivo raggiungibile in poche settimane e sicuramente entro fine anno, è una percentuale che ci permetterebbe una gestione più semplice e al Paese di ritornare appieno alla normalità”.
(Ansa)