Il trasporto scolastico per materne, elementari e medie è ancora un’incognita. A pochi giorni dal suo avvio, previsto per lunedì prossimo, 4 ottobre, sono tante le proteste e i dubbi da parte dei genitori che segnalano disagi e domande “a cui nessuno si degna di rispondere”.
Dall’assenza di consapevolezza su orari e fermate all’impossibilità per alcuni di usufruire del servizio, ma non solo. Ad aggravare la situazione ci sarebbero anche informazioni contrastanti che rendono impossibile la gestione tra lavoro e scuola, mettendo in seria difficoltà tanti genitori. Sono solo alcuni dei problemi sottolineati dai genitori baresi.
“Lunedì parte il servizio per tutte le scuole, tra cui le elementari – ha raccontato alla nostra redazione Graziana, mamma e lavoratrice – ma se non fosse stato per la comunicazione effettuata alla scuola media di mia figlia, forse l’avrei scoperto direttamente lunedì. Per entrambe le figlie però non ho idea di quali saranno le fermate e gli orari” – ha sottolineato raccontando che per giorni “Comune e Municipi sembra non si siano messi d’accordo”. Mentre dal Comune c’è comunicazione di avvio il 4 ottobre, da Palese, sottolinea “ci hanno detto che il servizio non sarebbe iniziato lunedì”.
Tra le altre problematiche segnalate, ci sono quelle relative all’avvio della mensa. “A noi è stato detto che inizierà il 25 ottobre – sottolinea ancora la donna riferendosi all’elementare – forse varia da scuola a scuola, ma sarebbe opportuno avere maggiori informazioni, perché dobbiamo organizzarci con il lavoro. Non tutti possono fare affidamento sulla baby sitter. Alcuni so che hanno ricevuto oggi notizie sugli itinerari, ma non è possibile arrivare all’ultimo per avere informazioni” – ha concluso. Tanti i disagi registrati anche da parte di altri genitori nelle altre zone del Barese. A fare eco alle parole di Graziana ci sono anche quelle di un’altra mamma che nella giornata di ieri, con un post pubblicato sulla bacheca del sindaco, Antonio Decaro, ha raccontato dell’impossibilità di usufruire del servizio.
“Da lunedì partirà il servizio, ma per noi che abitiamo in zona aeroporto, per il quarto anno consecutivo, non c’è possibilità di utilizzarlo” – ha scritto – “porto i bambini a Santo Spirito, ma la nostra fermata assegnata dista 5 chilometri da casa, in zona San Pio Torricella, è mai possibile che debba pagare 240 euro a bambino, essendo fuori bacino, quando devo anche prendere la macchina o chiedere a qualcuno di portare i bambini a 5 km da casa mia?” – ha sottolineato.
Le richieste specifica la mamma, dalla zona in questione sarebbero già tre. Tutti hanno scelto Santo Spirito per via del metodo “senza zaino”. L’altra scuola senza zaino si trova a Japigia “ma è troppo lontana”. “A quanto pare siamo abbandonati senza poter avere un trasporto scolastico decente – ha concluso la mamma – sono anni che faccio richiesta senza mai una risposta esaustiva”.
“Entro il 3 ottobre i genitori riceveranno tutte le informazioni” – rassicura alla nostra redazione l’assessore all’Istruzione, Paola Romano – “al momento dell’iscrizione avrebbero potuto visionare le varie fermate, dunque non ci sono problemi. Il 4 ottobre partono la maggior parte delle scuole, il comune aveva dato disponibilità sin dal primo giorno dell’inizio scolastico però poi le scuole hanno deciso di partire più tardi perché si dovevano organizzare. Per questa stessa ragione sono partite in ritardo le mense” – ha concluso sottolineando che anche queste ultime, nella maggior parte delle scuole, partiranno lunedì.