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Viaggi in auto, i consigli dell’Enpa per chi trova animali in difficoltà

Pubblicato da: redazione | Dom, 15 Agosto 2021 - 10:00
Cani randagi

Durante le vacanze, ma non solo, capita spesso di viaggiare in auto su strada e imbattersi in animali in difficoltà. Molto spesso non si conoscono chiaramente le norme da seguire per intervenire in sicurezza. Per questa ragione, l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), ha pensato ad alcuni consigli utili per poter offrire soccorso, soprattutto in questo periodo in cui,stando ai dati, tende ad aumentare il fenomeno dell’abbandono.

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Se si è in autostrada o a scorrimento veloce, non bisogna mai frenare bruscamente o rincorrere il cane. Il consiglio dell’Enpa è quello di chiamare il 112 e segnalare la posizione esatta dell’avvistamento.

In città, o su strade non ad alto scorrimento, vale la stessa regola: chiamare sempre il 112, provando però, in questo caso, a mettere il cane in sicurezza sino all’arrivo delle autorità. Per farlo, l’Enpa consiglia estrema cautela. In primis, è consigliabile l’utilizzo delle quattro frecce o del triangolo per segnalare agli altri autisti di rallentare. Per quanto riguarda l’approccio con l’animale è utile avvicinarsi insicurezza.

Solitamente è facile imbattersi in animali molto spaventati e feriti che, di conseguenza, potrebbero avere reazioni imprevedibili. Anche in questo caso vale la regola del non rincorrere il cane. Il consiglio è quello di porgergli la mano con molta calma, magari con del cibo o dell’acqua, instaurando in tal modo un clima di fiducia. Se possibile, utilizzate un guinzaglio “di fortuna”, anche una tracolla della borsa, per trattenerlo fino all’arrivo del proprietario o delle autorità.

Nel caso in cui l’animale sia ferito, c’è obbligo di soccorso. Chiunque investe o trova un animale ferito per strada, deve obbligatoriamente prestare soccorso avvertendo, inoltre, immediatamente le Forze dell’Ordine. E’ quanto prevede l’articolo 189 del Codice della Strada, al comma 9-bis: “Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 410 a euro 1.643”.

Fortunatamente, non tutti i cani hanno bisogno di essere salvati o raccolti. Soprattutto al Sud è facile trovare cani di quartiere o stanziati in alcuni territori, ma comunque presi in carico da volontari. L’Enpa, specifica, che non è difficile riconoscerli: sono quelli dall’andatura sicura, che sanno come muoversi sul territorio.

Per i gatti il soccorso diventa più complicato. Oltre ad essere animali tipicamente diffidenti, l’utilizzo del microchip non è obbligatorio, pertanto risulta difficile trovare il proprietario. In questo caso, ad oggi, è importante fare affidamento anche ai canali social. Esistono diversi gruppi utili, spesso anche suddivisi per zone.

Se per strada ci si dovesse imbattere in un gatto, anche in questo caso bisognerà chiamare il 112, cercando di mettere l’animale in sicurezza. Se possibile, sarebbe necessario trattenerlo in un luogo chiuso, magari chiedendo aiuto ad un bar, per evitare che possa mettersi in fuga e ferirsi ulteriormente.

In Italia, ricorda l’Enpa, esistono colonie feline censite e di proprietà del sindaco. Se ci si dovesse imbattere in un gatto randagio sarà necessario informarsi prima di portarlo a casa. Potrebbe appartenere infatti ad una colonia in zona. Anche in questo caso è necessario contattare le forze dell’ordine del territorio, le quali potranno fornire tutte le informazioni utili.

Infine, l’Enpa informa che è importante ricordare che per il trasferimento di un animale da una regione all’altra vi è uno specifico iter burocratico previsto dalla legge, onde evitare contaminazioni o zoonosi tra gli animali. Pertanto è importante accertarsi di ogni dettaglio, aiutandosi con le autorità o con associazioni di riferimento, prima di intervenire in tal senso.

(Foto repertorio)

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