“Non si capisce perché le fabbriche erano luoghi sicuri durante la fase più intensa di diffusione del virus, al punto da chiederne l’apertura a ogni costo e arrivando a fittizi cambi di codici Ateco pur di produrre, ed ora si chiede addirittura di punire un dipendente se non è vaccinato”.
Questo il pensiero del segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, sulla proposta di Confindustria di sospendere i lavoratori, lasciandoli senza stipendio, in caso non aderiscano alla campagna vaccinale.
“Noi siamo affinché tutti i cittadini si vaccinino, ma nei luoghi di lavoro vanno comunque rispettati i protocolli di sicurezza sottoscritti con imprese e Governo. Se andavano bene ad aprile scorso vanno bene anche oggi, senza intenti vessatori. Noi siamo perché ogni cittadino si vaccini, ma come ha detto il nostro segretario Landini sarebbe meglio oggi concentrarsi sul rispetto dell’avviso comune per evitare licenziamenti collettivi e usufruire degli ammortizzatori sociali a disposizione, e delle politiche da mettere in campo per sostenere una crescita dimensionale e qualitativa del sistema produttivo, per cogliere tutte le opportunità del Pnrr e favorire buona occupazione”.