Protestano contro la gestione dei nuovi amministratori della Banca Popolare di Bari, di cui chiedono le dimissioni. Sono gli azionisti dell’istituto di credito barese, riuniti nell’associazione Asso BPB Azionisti, che questa mattina si sono trovati proprio sotto la sede della Popolare di Bari in occasione dell’assemblea virtuale dei soci convocata per via telematica alle 9.
Assemblea in cui, spiegano gli azionisti, gli amministratori dell’istituto di credito presentano un bilancio 2020 – di soli tre mesi – che evidenzia forti perdite della gestione del nuovo Cda, pari a 14 milioni di euro. E ancora, secondo quanto scritto in una nota, presentano conti aziendali che evidenziano la diminuzione del 4% delle masse finanziarie raccolte e degli impieghi, nonché poste contabili che evidenziano l’aumento sostanziale delle sofferenze, pari addirittura al 58%, da 60 milioni a 96 milioni di euro.
Gli azionisti contestano anche la scelta programmatica del nuovo Cda di chiudere oltre 25 filiali e trasferire la parte “decisionale” da Bari a Roma e di convocare l’assemblea dei soci solo per via telematica, minando seriamente la possibilità di espressione del voto. Il tutto, a fronte di compensi annuali per i membri del Collegio sindacale e del Consiglio di amministrazione, che gli azionisti definiscono “rilevanti”.
Per questa ragione, i referenti delle associazioni, in rappresentanza dei 60mila azionisti della Banca Popolare di Bari, si sono riuniti per chiedere a gran voce la rimozione dell’attuale Cda, incapace, a loro dire, del risanamento della banca e di costruire una relazione con gli azionisti-risparmiatori.