E’ ufficiale, il certificato Covid digitale europeo entra a far parte della vita dei cittadini. I presidenti delle istituzioni europee, David Sassoli per il Parlamento, Ursula von der Leyen per la Commissione e Antonio Costa per il Consiglio Ue, hanno firmato nella tarda mattinata di ieri a Bruxelles, il regolamento che istituisce il Green Pass europeo. Il certificato avrà validità a partire dal prossimo primo luglio, da quella data infatti, con questo documento, si potrà viaggiare all’interno della comunità europea senza dover essere sosttoposti a quarantene o test.
Tutti i cittadini dell’Unione europea che saranno stati vaccinati, saranno guariti dal Covid-19, o si saranno sottoposti ad un tampone con esito negativo, avranno diritto ad ottenerlo. Il certificato, va specificato, non sarà obbligatorio per viaggiare in Europa, chi ne sarà sprovvisto però dovrà attenersi alle disposizioni previste nello Stato di arrivo in materia di prevenzione Covid, tra queste quarantena o test. Come funziona: il Green Pass sarà gratuito e disponibile in tutte le lungue della Comunità europea, sia in formato digitale, sia in formato cartaceo. Si tratterà di un documento sicuro, provvisto di un codice QR firmato elettronicamente che imporrà agli altri stati di astenersi dall’introdurre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari del certificato. Questo a meno che non siano necessarie per la tutela della salute pubblica. Tutti i dati confluiranno im ua piattaforma informatica europea (Gateway) che renderà possibile il certificato fornendo chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera.
In particolare, per chi è vaccinato: i Paesi della comunità potranno escegliere se il pass sarà valido già a partire dalla prima dose. Se uno Stato accetterà di rimuovere le restrizioni all’interno dei suoi confini dopo una sola dose di vaccino dovrà anche accettare i pass Ue per i vaccini autorizzati dall’Ema. Libertà che riguarda anche gli stati che non appartengono all’Unione europea, come ad esempio il siero russo Sputnik, in Ungheria. Per quanto riguarda chi è guardito dal Covid-19: è esentato dal dover effettuare test o quarantene nei 180 giorni successivi al test Prc positivo che, nello specifico, attesta l’avvenuta infezione. La validità del green pass parte dall’undicesimo giorno dopo il test, ovvero una volta terminato il periodo di contagiosità. Infine, per chi sceglie di effettuare i tamponi, è necessario sottoporsi ad un test ufficiale, dunque non “fai da te”. Se l’esito del test sarà negativo questo darà diritto a un pass a tempo, la cui durata varia da Paese a Paese. In particolare, a livello europeo, le tempistiche sono state individuate in 72 ore per i test Pcr o molecolari, mentre per quelli rapidi antigenici è di sole 48 ore. Ogni Stato potrà scegliere se accettare o meno i tamponi rapidi, considerati meno attendibili di quelli molecolari.