“Siamo abbandonati a noi stessi”. E’ la frase che ripetono più spesso i cittadini di Palese, riferendosi al lungomare del quartiere che, soprattutto nei mesi estivi, si popola di residenti e turisti intenti a passeggiare, sia a piedi, sia a bordo di mezzi come biciclette o monopattini. Dalle ringhiere arrugginite, alcune delle quali addirittura distrutte (foto in basso), fino ad arrivare alla costa utilizzata come pattumiera, alle piante abbandonate all’incuria e alle alghe che stazionano per mesi sulla riva del mare (in punti utilizzati per fare il bagno), “senza che nessuno faccia nulla per rimuoverla e liberare alcuni tratti dall’odore nauseabondo”. Sono alcune delle problematiche sollevate spesso dai residenti, ma non solo.
A preoccupare i cittadini c’è anche lo stato di abbandono in cui verte, ancora oggi, il rudere dell’ex ristorante Ancora. Lo scorso 23 ottobre c’erano volute quasi sei ore per spegnere l’incendio che ha distrutto, per la seconda volta, la struttura. Il primo incendio si era consumato il 9 giugno, nel 2019, dopo moltissimi atti vandalici e intrusioni che già avevano contribuito a danneggiare gli interni. Le fiamme di quel 9 giugno avevano, di fatto, divorato la struttura. Lo scorso ottobre, con un ulteriore incendio, quello che restava della struttura e anche dei progetti ad esso dedicati sono andati letteralmente in fumo. Le prime battute da parte delle istituzioni locali parlavano infatti del rischio crollo e dunque della possibilità dell’abbattimento della struttura, poi a quelle voci si sono susseguite nuove speranze. Dal 15 gennaio infatti il Comune ha accantonato l’idea dell’abbattimento per recuperare la struttura e rivolgere lo sguardo al futuro con la stesura di un nuovo bando per l’affidamento.
Oggi però, dopo circa 9 mesi da quel 23 ottobre e 2 anni da quel 9 giugno, la struttura continua a creare non pochi disagi ai cittadini che reputano lo scenario “desolante e pericoloso”. “Qua intorno c’è solo immondizia – ha commentato un anziano intento a passeggiare – non è bello da vedere. La sera il lungomare inizia a riempirsi di gente, turisti ce ne sono pochi, ma quando arriveranno, cosa saranno costretti a vedere? Sembra che esiste solo Santo Spirito o il centro di Bari” – ha concluso elencando le diverse problematiche relative al lungo tratto che va dal Titolo sino a via Cola di Cagno. A spaventare alcuni sono in particolare anche le transenne utilizzate per recintare quello che resta della struttura.
“Già i pedoni facevano fatica – commenta un altro cittadino – ora nei giorni più trafficati non solo bisogna stare attenti alle auto, ma bisogna anche guardare a terra per non inciampare nella rete arancione messa lì e abbandonata” – ha concluso. Percorrendo quel breve tratto infatti, non è difficile, nel tentativo di fare lo slalom tra le auto, inciampare nella rete di plastica usata per delimitare la struttura fatiscente. Una pratica che può risultare scomoda, ma anche molto pericolosa, soprattutto per i pedoni, ma anche per chi transita con passeggini, i ciclisti o per i cittadini che percorrono il lungomare in monopattino o rollerblade. A questo va aggiunto il fatto che lo spazio in quel tratto specifico è particolarmente ridotto. Di fatto, quelle transenne che dovrebbero proteggere i cittadini, potrebbero infatti diventare invece motivo di pericolo.
Già lo scorso febbraio alcuni residenti avevano denunciato uno stato di abbandono nei confronti del quartiere, con la costante sensazione, avevano raccontato alcuni “di appartenere a realtà distinte, mentre il lungomare di Palese avrebbe molto da offrire ai residenti”, soprattutto per la posizione strategica in cui si trova il quartiere, grazie alla vicinanza con l’aeroporto. Oggi sembra che non sia cambiato nulla. A prova di ciò, non solo i ruderi e le ringhiere arrugginite (come già denunciavamo mesi fa), ma anche le alghe e l’immondizia che fanno da sfondo allo scenario del porticciolo, luogo molto frequentato da bambini e ragazzi. “Signor Sindaco – ha scritto sulla bacheca di Decaro un residente negli scorsi giorni – le chiedo di far pulire il porticciolo di Palese. In estate molti bambini vanno al mare, sarebbe bello se, come due anni fa, fosse ripristinata la sabbia” – ha concluso esortando il cittadino a farsi una passeggiata di persona. Adesso la speranza è rivolta al futuro, in particolare al bando per l’affidamento dell’ex ristorante. “Speriamo – ha aggiunto l’anziano – che una volta recuperata quella struttura, la situazione sul lungomare di Palese prenda una piega diversa”.