Turbativa d’asta, corruzione, falso, depistaggio e peculato. Con queste accuse sono stati arrestati a vario titolo, sedici persone dalla Guardia di Finanza. I militari di Molfetta e Barletta, insieme agli uomini del comando provinciale di Bari, hanno notificato tra Bari, Barletta Andria Trani e Foggia un’ordinanza del Gip del Tribunale di Trani con cui sono state disposte le misure cautelari: 10 in carcere e 6 ai domiciliari. Si tratta di dipendenti comunali e di imprenditori.
Le indagini – I fatti contestati risalgono al periodo 2019-2020. Già a novembre, nell’ambito della stessa inchiesta, erano state eseguite più di trenta perquisizioni che avevano riguardato anche il sindaco di Molfetta, nei cui confronti non è stata emessa alcuna misura cautelare. Il primo cittadino risulta comunque tra gli indagati: è accusato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Complessivamente gli indagati sono 41, dei quali 34 sono persone fisiche e 7 società.
Il provvedimento costituisce l’epilogo di una complessa indagine di polizia giudiziaria, effettuata dai militari attraverso l’esecuzione di appostamenti, pedinamenti e intercettazioni telefoniche ed ambientali.
L’inchiesta ha messo in luce un sistema basato su accordi corruttivi tramite i quali svariati appalti pubblici del Comune di Molfetta venivano affidati da pubblici ufficiali “compiacenti”, ad una cerchia ristretta di imprenditori, in cambio di denaro e altre utilità (smartphone, computer e lavori privati). Numerosi gli appalti finiti sotto la lente degli investigatori: i lavori di riqualificazione delle strade (asfalti e basolati) e delle piazze “Immacolata” e Aldo Moro”, la messa in sicurezza delle ciminiere dell’ex cementificio, la progettazione del nuovo teatro comunale, la ricostruzione della scuola per l’infanzia “Gianni Rodari”, i lavori di riqualificazione della biblioteca comunale e della “Cittadella degli Artisti”, la realizzazione del nuovo stadio di atletica leggera
Sono in corso anche perquisizioni negli uffici comunali.