Aggiornamento ore 7
Il razzo spaziale cinese è rientrato nell’atmosfera sull’Oceano Indiano, in un’area vicina alle isole Maldive. Lo ha reso noto l’agenzia spaziale cinese (Cnsa).
Aggiornamento ore 5.
Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) al tavolo tecnico che ha seguito il rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B” è possibile escludere la caduta di uno o più frammenti del detrito spaziale sul nostro territorio. La caduta dovrebbe interessare il Mediterraneo entro le 7.
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, in accordo con ASI e con gli altri partecipanti al tavolo, ha pertanto dichiarato concluse le attività operative, chiudendo il Comitato Operativo che era attivo in stretta reperibilità e ringraziando tutte le componenti del Sistema Nazionale di Protezione Civile, i partecipanti al tavolo tecnico e le regioni direttamente interessate per l’impegno e l’attenzione profusi in questi giorni.
Ore 22
Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) durante il nuovo incontro del tavolo tecnico presieduto dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, si è ulteriormente ridotta la finestra temporale relativa al rientro sulla Terra del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”, e questo consente di escludere la prima delle tre traiettorie inizialmente individuate.
Scendono quindi a due le traiettorie che potrebbero interessare alcuni settori di nove regioni centro-meridionali italiane (tra cui la Puglia) nell’arco temporale compreso tra le 2:00 di questa notte e le 07:00 del mattino ora italiana.
Il tavolo tecnico continuerà a seguire l’evolversi della situazione in tempo reale. La probabilità che uno o più frammenti possano cadere sul nostro territorio rimane estremamente bassa.