Tredici le condanne a pene comprese tra i 20 anni e i 20 mesi di carcere chieste dal pm della Dda di Bari Fabio Buquicchio nei confronti di altrettanti imputati nel processo su una presunta associazione per delinquere finalizzata a traffico e spaccio di droga in diversi quartieri di Bari. L’inchiesta nel giugno di un anno fa portò all’arresto di dieci persone.
Nella squadra di pusher coordinata dai fratelli Giorgio e Maurizio Larizzi del clan Capriati di Bari, c’erano secondo gli inquirenti baresi anche sei minori (nei confronti di quali procede la magistratura minorile). Stando agli accertamenti dei carabinieri, il gruppo si riforniva di droga dall’Olanda e dalla Campania per poi spacciare nei quartieri Japigia, San Paolo, Carrassi, Poggiofranco e Murat, marijuana, cocaina e ‘amnesià, che è una nuova sostanza stupefacente composta da marijuana tagliata con metadone ed eroina.
Le condanne più elevate, a 20 anni e a 18 anni di reclusione, sono state chieste per i due fratelli Larizzi. Il processo si sta celebrando con il rito abbreviato. Per altri tre imputati, tra i quali una vigilessa barese, il pm Buquicchio ha chiesto il rinvio a giudizio.