“Si spengono le luci in via Trento 12”. Lo racconta una residente del quartiere San Pasquale, a Bari, sulla chiusura di “Teatro Osservatorio”, un associazione culturale, compagnia teatrale e contenitore culturale. L’ennesima chiusura di un luogo di incontro per i più giovani in quella zona della città a ridosso del centro dove i più giovani hanno provato a creare nuova vitalità. Almeno per quelli che decidono di restare al Sud.
Poi sono arrivate le difficoltà legate alle restrizioni Covid, e lo stop agli eventi fino alla serrata. Come avvenuto circa un anno fa a poca distanza, con la “galleria 206” in via dei Mille. “Non so se siete mai passati da Via Trento, non ne vedo il motivo, a meno che non abitiate nelle vicinanze, come me – racconta al sindaco Antonio Decaro -. Le uniche luci accese la sera erano quelle del numero 12 ed io mi sentivo tranquilla. A volte arrivavano echi di musica, i vocii, le risate, c’erano tanti ragazzi. Ma non solo ragazzi; qualche anno fa ci sono andata anch’io, che ragazza non sono più da un pezzo e mi sono sentita accolta senza che ci fosse nessuna difficoltà a rapportarsi con una persona più grande e, in qualche modo, diversa”.
“E l’accettazione di qualunque diversità, secondo me, è cultura. Secondo me, dare luce a una strada, a un quartiere che di “luci” ne ha sempre meno, è svolgere un’operazione culturale. Ci sono donne che attraversano Via Trento e che si sentivano sicure sentendo quelle voci, passando accanto alla sede illuminata. Oggi il Teatro Osservatorio lascia la sede, sposteranno gli attrezzi in un deposito. Non sprechiamo tempo a dirci perché, lo sappiamo tutti. Un luogo di cultura chiude i battenti e San Pasquale sarà molto più povera”.