In Puglia la percentuale di vaccini somministrati a categorie diverse da quelle prioritarie è pari allo 0,7 per cento, contro il 6 per cento della Campania. “Il sito del Governo – spiega l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco – ha ampliato la lista delle categorie che sono state sottoposte a vaccinazione in modo da migliorarne il livello di dettaglio. Si leggono ora i dati relativi a 9 categorie prioritarie, più la inevitabile categoria contenitore “Altro”. Il Piano Vaccinale italiano è decisamente articolato e, nel corso del tempo, ha anche subìto importanti variazioni sulle categorie da sottoporre prioritariamente a vaccinazione. Le Regioni hanno fatto fatica ad adattarsi ai tanti cambiamenti, tutti legati al pasticcio AstraZeneca. Analizzando il risultato finale, però, direi che tutte se la sono cavata bene”.
“In media, la quota di vaccini inoculati a cittadini italiani che non sono ricomprese fra le poche macro-categorie prioritarie del Piano, ovvero la categoria “Altro”, rappresenta appena l’1,9%. La Regione Puglia registra nella quota “Altro” solo lo 0,7% ed è, fra le grandi regioni italiane, seconda solo al Piemonte. Mi piace ricordare – continua – come la nostra Regione, invece, sia stata additata come un cattivo esempio di gestione della campagna vaccinale proprio in relazione alla presunta quota di soggetti vaccinati che non avrebbero avuto diritto alla vaccinazione. I numeri parlano chiaro. Dietro le polemiche, invece, ed è inutile dirlo, c’è dell’altro”.
Nella tabella la percentuale di somministrazione di vaccini nella categoria “Altro” rispetto al totale di dosi somministrate. Elaborazione su dati Report Vaccini Anti COVID-19 aggiornato al: 20-04-2021 10:24