“Oggi assistiamo ad una nuova corsa allo spazio: vaccini ad RNA contro vaccini a DNA. Salk contro Sabin edizione XXI secolo”. La dichiarazione, affidata ad un post sulla sua pagina Facebook, è dell’assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco, a poche ore dall’annuncio della sospensione del vaccino americano Johnson&Johnson e dopo le numerose polemiche che si sono susseguite nelle scorse settimane su quello di AstraZeneca.
“Oggi stiamo per decretare, in piena pandemia, la morte dei vaccini a DNA per via di un evento avverso che ha una possibile incidenza di 1-4 casi per milione di vaccinati, a fronte di un rischio di infezione nella stessa fascia di età di 33.450 casi per milione – spiega il virologo pugliese – Un rischio da 10 a 30mila volte superiore”.
L’assessore non maschera la sua contrarietà rispetto alla decisione della recente sospensione e allo scetticismo che queste notizie contribuiscono a sviluppare nell’opinione pubblica: “Prima di buttare alle ortiche un’intera piattaforma vaccinale che potrà servire oggi per SARS-CoV-2, come ieri è servita per Ebola e domani per chissà quale altro mostro, pensiamoci bene”, conclude.