“Per chi ancora finge di non sapere” è il titolo attribuito dal medico del 118 Francesco Papapicco, al suo racconto affidato al suo profilo Facebook. E, in effetti, il racconto è quello di una delle tante emergenze di questa terza ondata di pandemia da Covid19 nelle strutture sanitarie pugliesi. La storia è quella di un paziente sulla settantina di Gravina in Puglia che, secondo il racconto di Papapicco, era già in condizione di sincope da alcune ore e che ieri, intorno alle 21.15, è stato prelevato in codice giallo perché in stato confusionale. Con lui, a casa, il medico curante.
Dopo poco più di 30 minuti – alle 21.48, precisa Papapicco – l’ambulanza giunge al triage all’ospedale Perinei: ora, il codice è arancione con il paziente in stato soporoso, ipotensione e valori in calo. “Ci fermiamo all’esterno del presidio ospedaliero per tampone rapido – racconta il soccorritore – e alle 21.54 esito del tampone: valore 30.72. A questo punto, il paziente è ancora in carico al nostro equipaggio, in ambulanza, al freddo”, spiega Papapicco, che precisa che, ad aggravare la situazione, c’è anche il problema delle bombole di ossigeno in esaurimento per i mezzi del 118.
Poi, la diagnosi pre-accettazione: sospetto Neuro-Covid. “Nel frattempo, zero posti disponibili nell’ospedale – prosegue la testimonianza – Alle ore 02.00 siamo ancora qui in attesa. Seguirà la sanificazione delle ambulanze ma, intanto, il territorio è scoperto”, conclude il soccorritore.
(Foto: Facebook Francesco Papapicco)