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Disastro ex Ilva, a Taranto fermati altri impianti e altri 500 operai a casa

Pubblicato da: redazione | Sab, 20 Marzo 2021 - 20:15

«Aminvestco è costretta ad annunciare una riduzione dei suoi livelli di produzione ed un rallentamento temporaneo dei suoi piani di investimento. Queste misure saranno in vigore fintanto che Invitalia non adempierà agli impegni presi con l’Accordo di Investimento». Lo annuncia Arcelor Mittal in una nota. Aminvestco fa riferimento all’Accordo di Investimento firmato con Invitalia lo scorso 10 dicembre 2020 che prevede l’impegno si Invitalia a sottoscrivere e versare un aumento di capitale di euro 400 milioni entro il 5 febbraio 2021 ed una serie di altre misure per sostenere gli investimenti della società. «Nonostante la natura vincolante dell’Accordo, ad oggi Invitalia non ha ancora sottoscritto e versato la sua quota di capitale e quindi non ha adempiuto agli obblighi previsti dall’Accordo. Questo persistente mancato adempimento sta seriamente compromettendo la sostenibilità e le prospettive dell’azienda e dei suoi dipendenti», si aggiunge nel testo.

Arcelor ha lasciato in cassa integrazione altri 500 dipendenti per un totale di circa 4.200, mentre quelli delle ditte dell’appalto attendono ancora mensilità.

Ieri «in tarda serata l’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali la fermata di ulteriori impianti a partire dal 19 marzo ’21, sospendendo, di fatto, le ripartenze previste per alcuni impianti». Lo riferiscono le Rappresentanze sindacali unitarie di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto, gestito da Arcelor Mittal. Le fermate riguarderanno ad esempio l’Acciaieria 1. «Ad oggi – spiegano i sindacati – era presente un presidio di lavoratori che avrebbe potuto garantire l’eventuale ripartenza. Da domani il reparto si ferma e tutto il personale sarà collocato in cassa integrazione». Poi c’è il reparto Erw (tubificio). «In queste settimane l’azienda – evidenziano Fim Fiom e Uilm – aveva avviato le procedure per il riavvio dell’impianto con l’ingresso del personale di manutenzione. Le attività saranno sospese in attesa di nuove direttive». «La ripartenza del treno lamiere (Pla2 ndr) era prevista per l’undicesima settimana, tuttavia, al momento non si conosce la data di riavvio dell’impianto». Slitterà alla prossima settimana, a seguito di fermate improvvise per problematiche impiantistiche, la ripartenza del treno nastri 2«, cioè il Tna2.

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