“È stata completata la fase di startup della struttura per le maxi emergenze che la Regione Puglia ha affidato alla gestione del Policlinico di Bari”. Ad annunciarlo è, tramite una nota ufficiale, la stessa direzione dell’azienda ospedaliera del capoluogo, che precisa che nella prima settimana sono stati già attivati e occupati 70 posti letto tutti ad alta intensità di cura.
Il tutto, in uno spazio tecnologicamente avanzato, con percorsi Covid/no Covid ben delineati, spogliatoi attrezzati e spazi di lavoro sicuri operano rianimatori, pneumologi, nefrologi, cardiologi e radiologi con tutto il personale sanitario necessario ad assicurare la migliore assistenza per i pazienti Covid. “La gestione del Policlinico permette – si legge nella nota – di garantire tutte le attività di consulenza plurispecialistica dei professionisti dell’azienda ospedaliero universitaria. In particolare sono stati già attivati 20 posti di Rianimazione, 48 posti di Terapia intensiva respiratoria di cui 16 dedicati a pazienti con necessità di dialisi”. Nella struttura è attivo, inoltre, un servizio di cardiologia d’urgenza Covid e di radiodiagnostica con una tac ultraveloce di ultima generazione a 128 strati in grado in pochi secondi di fare la scansione completa del paziente.
“A oggi sono oltre 250 i pazienti Covid complessivamente assistiti nei vari presidi dell’azienda ospedaliera universitaria, con 53 in terapia intensiva si è superato il picco della prima ondata di contagi di un anno fa – spiega il direttore Giovanni Migliore – Il Policlinico di Bari, con la presenza anche di posti letto dedicati alla Ginecologia e Ostetricia Covid per l’accoglienza delle partorienti positive e con il presidio del Giovanni XXIII per i pazienti più piccoli, offre la più grande risposta in termini di assistenza ai pazienti Covid in tutta la Puglia”.
E, ancora, dalle parole del direttore del Policlinico di Bari si apprende che, per far fronte alla nuova ondata pandemica, è stato rafforzato anche il personale: trenta infermieri questa mattina hanno firmato il contratto e entreranno in servizio già domenica, questi si sommano ai 70 nuovi assunti che stanno già operando dall’8 marzo nei reparti Covid. In totale entro fine mese saranno oltre 200 gli infermieri complessivamente chiamati dal Policlinico per far fronte alla nuova ondata di contagi. Da inizio 2021 sono stati assunti anche 25 medici e altri 25 sono in arrivo tra cardiologi, pneumologi e specialisti di medicina interna. A breve sarà pubblicato un nuovo bando per anestesisti. Da gennaio sono entrati in servizio 50 operatori socio-sanitari e stanno per firmare il contratto altri 30 Oss.
“Nel corso della prima settimana di avvio della struttura per le maxi-emergenze, grazie al grande impegno di medici, infermieri e operatori sanitari siamo riusciti ad attivare la metà dei posti letto disponibili – commenta, ancora, Giovanni Migliore – la macchina organizzativa dei trasferimenti, coordinata dal dottor Gaetano Dipietro, è stata efficiente e puntuale e a chi ha lavorato h24 per la riuscita delle operazioni va il ringraziamento di tutto il Policlinico. Il presidio, che la Regione Puglia ha affidato all’azienda ospedaliero-universitaria Policlinico di Bari, ci consente di offrire ai pazienti una risposta adeguata ai bisogni di cura e rappresenta una preziosa opportunità anche per una formazione universitaria d’eccellenza. In Fiera abbiamo uno spazio tecnologicamente avanzato per la migliore assistenza dei pazienti che richiedono un’alta intensità di cura – prosegue – il grande vantaggio è quello di avere in un ambiente unico tutte le specialità per l’alta complessità, dal rianimatore allo pneumologo al nefrologo fino agli specialisti della radiodiagnostica e della cardiologia, che, attraverso il confronto continuo e la possibilità di modificare le indicazioni terapeutiche a seconda dell’intensità necessaria, costituiscono nei fatti un solo grande reparto multidisciplinare che è una garanzia di assistenza di eccellenza. Ci auguriamo che attraverso il coinvolgimento di professionisti delle altre aziende sanitarie pugliesi e la condivisione di conoscenze si potrà eleverà ulteriormente il livello di assistenza per i pazienti Covid della nostra regione”, conclude il direttore del Policlinico di Bari.