Ci sono anche le università pugliesi, insieme a quelle della Campania, all’interno del gruppo di lavoro finalizzato a creare una collaborazione di rete per identificare la proprietà intellettuale e le innovazioni prodotte dalla ricerca scientifica sviluppata negli Atenei per utilizzarle in ambito industriale e scientifico.
Il programma di valorizzazione, dal titolo #NOACRONYM, sarà sviluppato da 7 università tra cui l’Ateneo e il Politecnico di Bari e l’Università del Salento, in collaborazione con Fondazione Ricerca & Imprenditorialità (R&I). Quest’ulitma si occuperà di promuovere e sostenere il lancio di un’iniziativa imprenditoriale, denominata Centro Innovazione e Tecnologia (CITec), concepita come una piattaforma di servizi di accelerazione e valorizzazione della conoscenza scientifica e tecnologica comprendente un insieme più vasto di partner accademici e industriali.
Come primo esempio concreto di partnership, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, in qualità di capofila e con il costante supporto di Fondazione R&I, ha presentato una domanda di finanziamento per la realizzazione di programmi di valorizzazione di brevetti e domande di brevetto attraverso progetti di Proof of Concept (PoC), ai fini di innalzarne il livello di maturità tecnologica, secondo quanto previsto dal Bando MISE.
Sono 12 i progetti ammessi a tale finanziamento, per un valore complessivo delle attività pari a 803.359 di cui 346.220 a carico degli Atenei, 320.000 a carico del MISE, 137.139 a carico di Fondazione R&I. In particolare, 2 progetti sono relativi al settore ICT (Vanvitelli), 1 al settore aerospaziale e aviazione (Politecnico di Bari) e i restanti all’ambito sanità e biomedicale.