La Puglia di nuovo in primo piano nel panorama artistico nazionale e, ancora una volta, sul palco più importante d’Italia. Dopo la vittoria del settantesimo Festival di Sanremo aggiudicata al tarantino Diodato lo scorso anno, sul palco dell’Ariston, ieri sera, è stato assegnato il titolo di vincitore per la categoria Nuove proposte al giovane foggiano Gaudiano, con il brano “Polvere da sparo”. Il giovane pugliese è risultato, infatti, il più votato dalla giuria composta dai membri della sala stampa (33%), dalla giuria demoscopica (33%) e dal pubblico da casa, chiamato ad esprimersi tramite il televoto (34%). Secondo classificato tra i giovani Davide Shorty con il brano “Regina”, terzo Folcast con il brano “Scopriti”, quarto Wrongonyou con il brano “Lezioni di volo”.
Una vittoria che Gaudiano – al secolo Luca Gaudiano, 30 anni, nato e cresciuto a Foggia – ha dedicato al suo papà, scomparso soli due anni fa e a cui la canzone si ispira: “Dedico questa vittoria a mio padre, ci ha lasciati due anni fa ma oggi è qui con me”, è stato il commento a caldo subito dopo la proclamazione.
Luca Gaudiano non è però il solo pugliese ad esibirsi, quest’anno, sul palco dell’Ariston di Sanremo: tra i big di questa settantunesima edizione del Festival della canzone italiana anche il molfettese Gio Evan e Ermal Meta, considerato uno dei favoriti e molto amato dalla città di Bari e da tutta la regione che lo ha adottato nel 1994, quando ha scelto di lasciare la sua amata Albania per trovare la sua strada in Italia, partendo proprio dal capoluogo pugliese.
“Ero già vivo quando nacqui – aveva scritto lui stesso in un post pubblicato sui social nel quale raccontava il suo arrivo – avevo 13 anni e il 16 giugno 1994 persi la vita che avevo per viverne un’altra. Attraversai il mare e misi i piedi su una terra straniera. Italia la chiamavano, si chiama ancora così. Erano quelli gli anni degli arrivi degli albanesi sulle coste pugliesi – lo sbarco della Vlora a Bari risale all’agosto 1991 – in fuga dopo la caduta del comunismo – aveva raccontato Ermal Meta – Non fu amore a prima vista ma qualcosa da costruire con fatica, pazienza, lotta e infine pace. È andata per il meglio”.
(Foto: Facebook Gaudiano)