In 60 udienze da celebrare in un anno, il Tribunale di Bari conta di concludere il processo sul crac della Banca popolare di Bari, nel quale sono imputati gli ex amministratori Marco e Gianluca Jacobini.
Dopo oltre sette mesi e sei udienze, quasi tutte di rinvio a causa dell’assenza di una sede adeguata che potesse contenere tutte le parti nel rispetto delle norme Covid (oltre agli imputati, ci sono le circa 3mila parti civili rappresentate da poco più di 250 avvocati), dal 16 marzo il processo si sposterà nel centro congressi della Fiera del Levante di Bari. Da quel momento il Tribunale (presidente Marco Guida) ha previsto un calendario fitto con più di una udienza a settimana fino quasi alla primavera 2022. Con l’autorizzazione del Ministero della Giustizia all’impegno di spesa, il Tribunale ha stipulato nei giorni scorsi con la Fdl un contratto di un anno che prevede 60 date, da concordare di volta in volta in base alle rispettive esigenze della Fiera e dei giudici, al costo di 2 mila euro a giornata di udienza. La sala 8 che ospiterà il processo contiene 280 posti a sedere Covid, cioè con il distanziamento interpersonale, ed è già completamente attrezzata con gli arredi e la strumentazione tecnica necessaria.