Tamponi gratuiti per rider, badanti, lavoratori della ristorazione, della logistica e dell’assistenza domiciliare integrata. E’ l’iniziativa portata avanti dallo Sportello Sociosanitario autogestito di Bari.
Obiettivo, garantire screening, counseling e orientamento a tutti i cittadini lavoratori che non hanno la garanzia di una sorveglianza volta a monitorare l’andamento dei contagi nei propri ambienti di lavoro. Tampone solidale, questo il nome dell’iniziativa, mira a contribuire a proteggere dalla possibilità di contagio soprattutto chi lavora con il pubblico o in situazioni in cui il distanziamento fisico è difficile o difficilmente rispettabile. Di qui la scelta di coinvolgere settori maggiormente a rischio che normalmente non hanno l’opportunità di contare su uno screening relativo al Covid-19.
Per prenotarsi basterà contattare telefonicamente lo Sportello Sociosanitario autogestito che contribuirà inoltre a valutare i livelli di rischio. Il test, in particolare, è quello antigenico di seconda generazione, con risposta rapida in 20 minuti, capace di rilevare la presenza del virus nel momento di esecuzione del test. Nonostante la capacità di rilevazione leggermente inferiore a quella del tampone molecolare, si tratta, di fatto, di un ottimo alleato per lo screening, soprattutto nei momenti di alta diffusione. Parallelamente al tampone sarà inoltre possibile prendere appuntamento per una consulenza sindacale. In caso di positività il medico incaricato di effettuare il tampone provvederà a comunicare il risultato al medico curante dell’assistito oltre che al SISP di riferimento per l’inserimento nel percorso di monitoraggio previsto per il caso.
“Crediamo che la sanità deve essere pubblica e universale – scrivono dallo Sportello Sociosanitario – in una situazione emergenziale come questa, gli strumenti per prevenire il contagio dovrebbero essere gratuiti come dovrebbe esserlo un mezzo diagnostico come il tampone, invece che far impennare i profitti di case farmaceutiche e laboratori di analisi con ricarichi da usurai” – hanno concluso.