Anche il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro è stato vittima della Rete. Lo ha raccontato intervenendo via web all’iniziativa del Moige Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale.
«Come sindaco, insieme agli 8000 sindaci del nostro Paese, penso di essere una vittima. Proprio due giorni fa – ha spiegato – ho minacciato la seconda querela nei miei sette anni da sindaco. La signora oltre ad avermi riempito di improperi e di avermi minacciato di prendermi con una pala ad un certo punto ha fatto delle allusioni sul fatto che io avrei comprato dei voti. Per un sindaco che è andato a denunciare anche le persone che votavano per me rispetto allo scambio del voto in Questura, ho detto alla signora: faccio una querela perchè arriva un momento in cui si superano i limiti e tutto quello che riuscirò a recuperare dall’indennizzo per la diffamazione lo utilizzeremo per l’Associazione dei Bambini Autistici della mia città. Poi la signora mi ha chiesto scusa, sta vivendo un momento particolare. Ma io le ho spiegato non è che siccome stiamo su una piazza virtuale, ognuno di noi può inventare qualsiasi nefandezza sugli altri, permettersi di scrivere degli altri qualsiasi cosa non verificata solo perchè si è su una piattaforma digitale come se dall’altra parte non ci fossero delle persone in carne ossa con i loro problemi e i loro limiti, ma anche con le loro sensibilità. Questo è sucesso due giorni fa…come possiamo limitare questi atteggiamenti dei cosiddetti leoni da tastiera? Sicuramente sensibilizzando».