“Le cure odontoiatriche per i pazienti non collaboranti sono impegnative. Immaginate durante una pandemia”. A raccontarlo è Giuseppe Barile, specializzando di chirurgia orale dell’equipe del professor Gianfranco Favia, nell’ambito del progetto “Caro Policlinico”.
La testimonianza, raccolta all’interno di un’iniziativa volta a raccontare le storie di medici e infermieri, ha come obiettivo quella di narrare, in questo caso particolare, le difficoltà relative alla categoria di pazienti seguiti da Barile, per i quali il Policlinico di Bari è un centro di riferimento regionale
“La scarsa collaborazione rende tutte le pratiche molto più difficili. L’esecuzione del tampone nasofaringeo, il prelievo ematico e anche le manovre per l’anestesia generale sono molto molto complicate – ha scritto Barile – ma qui nell’unità operativa di odontoiatria e stomatologia possiamo assicurare le cure a questi pazienti che spesso sono soggetti ad ascessi odontogeni ricorrenti ed odontalgie e non possono recarsi in un normale studio dentistico. La felicità da parte dei genitori di trovare un centro ospedaliero capace di curare i loro figli è tanta e noi condividiamo con loro la gioia per la buona riuscita degli interventi” – ha concluso lo specializzando. Caro Policlinico, va specificato, è un diario quotidiano della pandemia scritto direttamente da medici, operatori sanitari e infermieri.