“Lasciare trecento bambini non è stato facile per inseguire un sogno”. A raccontarlo alla redazione di Borderline 24 è Mirko Moramarco, prima direttore tecnico e organizzativo della scuola calcio U.S.D. Modugno, oggi allenatore nel team del Barca Academy Dubai, l’accademia ufficiale del Barcellona.
Da Bari a Dubai per realizzare il proprio sogno, una storia con un lieto fine che però, non è esente da sofferenze e scelte difficili. Laureato in scienze delle attività motorie e sportive di Bari con specialistica, Moramarco ha iniziato sin da subito ad occuparsi della sua passione. Il suo sogno però ha richiesto un sacrificio, quello di scegliere se restare in Puglia, in particolare a Modugno o andare.
La decisione è arrivata nel settembre del 2018, quando la Spanish Soccer School di Dubai, con direttore tecnico Michel Salgato, ex giocatore professionista del Real, gli ha proposto un ruolo all’interno del proprio organico, a quasi 6mila chilometri lontano da casa e dai propri cari. Da allora il suo percorso ha preso una piega totalmente diversa da quella vissuta nel barese portandolo, oggi, ad essere parte integrante del team della Barca Academy Dubai che, va specificato, ha più di 40 sedi nei 5 continenti. Una proposta arrivata durante l’emergenza sanitaria, in un momento in cui Moramarco era pronto a tornare in Italia.
“Sono stato accolto nel più grande progetto di calcio giovanile nonché la più ammirata istituzione sportiva al mondo – ha raccontato Moramarco – In un periodo come questo che stiamo vivendo sapevo potesse essere difficile trovare altro. ”
Moramarco, che oltre all’U.S.D Modugno, ha dovuto lasciare anche il suo ruolo di preparatore per portieri sia presso l’associazione Preparotori Portieri Bari coadiuvata dal Mr. Giuseppe “Pino” Alberga, sia presso il Centro Federale di Bari-Capurso (progetto nazionale della F.I.G.C.), oggi a Dubai si occupa del futuro dei piccoli aspiranti calciatori. In particolare dei gruppi U15, U13, U12, U11 con direttore tcnico Rodrigo Betrian.
“Per me è stato difficile lasciare la mia terra – ha sottolineato ancora Moramarco -Andandomene ho dovuto lasciare 300 piccoli calciatori, ovvero 300 famiglie, incluso lo staff. Si tratta per di un’opportunità che capita una volta nella vita, ho sentito di volerla cogliere”. Moramarco, ha raccontato, in particolare, di avere maggiori opportunità di carriera rispetto a quelle presenti nello stesso settore, in Puglia.
“Oggi lavoro con tante nazionalità diverse, è un contesto totalmente diverso da quello in cui ero – ha concluso – qui il percorso formativo è costante. Le mie competenze non fanno altro che migliorare grazie soprattutto al confronto continuo con la Barca Academy. Chissà dove sarò fra tre anni”.
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