Ha confermato la morte per soffocamento l’autopsia eseguita nel pomeriggio al Policlinico di Bari dal medico legale Antonio De Donno sul corpo del bambino di 9 anni trovato impiccato nella sua cameretta e sul cui decesso la Procura di Bari ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio.
Le indagini della squadra mobile, coordinate dal procuratore facente funzione Roberto Rossi e dalla pm Angela Maria Morea, stanno verificando se ci siano collegamenti con eventuali sfide online come nel caso della bimba morta nei giorni scorsi a Palermo, se si sia trattato di una emulazione proprio di quella vicenda, o se il bambino sia morto in un altro tipo di gioco finito in tragedia. Per accertarlo è in corso una consulenza tecnica sui due telefoni della madre e della sorella, sulla playstation e su un computer sequestrati in casa. Da una prima analisi non sarebbero comunque emersi giochi o applicazioni social sospetti.
Stando alla dinamica fino ad ora ricostruita, il bambino è stato trovato dalla mamma con una cordicella stretta attorno al collo, agganciata ad un attaccapanni. La morte è sopraggiunta in pochi istanti, ha rivelato l’autopsia, escludendo eventuali altre concause come malori o traumi, né sono emersi segni che lascino pensare ad un tentativo da parte del bambino di liberarsi.