Tamponi rapidi d’avanguardia e dispositivi di protezione individuale di terza generazione per garantire la sicurezza dei cittadini e dei medici. Sono alcune delle richieste messe nero su bianco dalle sigle sindacali sindacati medici pugliesi Fp Cgil medici, Simet, Smi, Snami e Ugs medici, in un documento inviato al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco.
All’attenzione dei sindacati della categoria, l’attività di screening che i camici bianchi della regione sono chiamati a fare per coloro che manifestano sintomi da Covid-19 o che sono venuti a contatto con soggetti positivi. Attività per cui, secondo i referenti sindacali, “i locali delle Asl individuati e messi a disposizione per effettuare i test rapidi devono essere idonei ed autorizzati per l’attività prevista”. Secondo quanto riportato nel documento, “bisogna, inoltre, prevedere opportuna copertura assicurativa per i medici obbligati a svolgere questa mansione per tutelare i cittadini e i medici stessi”.
A margine della nota ufficiale, i sindacati evidenziano che “in mancanza di tale fornitura, il medico, per motivi di sicurezza propria e dei cittadini, può astenersi dalla prestazione”.