Condanna definiva per 7 soggetti di Andria per i quali è stato disposto l’ordine di esecuzione per la carcerazione di cui 2 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 4 con contestuale sospensione.
Con la decisione della Corte Suprema di Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dagli imputati, è divenuta definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Bari del 4 dicembre 2018, divenuta definitiva il 13 novembre 2020 (in riforma della sentenza, datata 17 gennaio 2017, del Tribunale ordinario di Bari), che aveva riconosciuto gli stessi colpevoli, a vario titolo, dei delitti di “associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’uso delle armi e riciclaggio”.
Il provvedimento odierno costituisce l’epilogo dei processi avviati a seguito delle indagini condotte, negli anni 2011-2013 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, nei confronti di una consorteria mafiosa, che aveva conquistato il monopolio dello spaccio di cocaina e di hashish nel quartiere San Valentino di Andria e nel vicino comune di Bisceglie, importante centro della movida barese.
Importanti per corroborare il quadro probatorio dell’epoca, furono anche le dichiarazioni di alcuni degli allora arrestati che nel frattempo sono divenuti collaboratori di giustizia.
L’inchiesta aveva messo in luce come i trafficanti, articolati in un’autonoma organizzazione criminale, articolata in stile mafioso, con precipui riti di affiliazione, struttura gerarchica, incarichi precisi e paghe settimanali, non si erano fatti scrupoli nel rapinare, anche con armi automatiche, le partite di droga destinate ai gruppi criminali concorrenti non autorizzati a fare affari illeciti nei territori di loro competenza.
Gli arrestati
– ZINGARO Riccardo classe 71, pregiudicato, condannato ad anni 7 e mesi 11;
– VACCINA Vincenzo classe 82, pregiudicato condannato ad anni 4;
– DI BARI Savino classe 77, pregiudicato, condannato ad anni 6 e mesi 7;
– SCARCELLI Francesco classe 85, pregiudicato condannato ad anni 2 mesi 8 (sospesa);
– AVANTARIO Mario classe 82, pregiudicato condannato a 2 anni 1 mese e 1 giorno (sospesa);
– MONTALTO Mariangela classe 88, pregiudicata condannata a 3 anni 1 mese 10 giorni (sospesa);
– DI BARI Vincenzo classe 78, pregiudicato condannato ad anni 1 mese 1 e giorni 5 (sospesa).