Multa di 10milioni di euro a TicketOne per abuso di posizione dominante. E’ quanto deciso dall’Antitrust.
Secondo l’autorità il gruppo (il cui nome legale è CTS Eventim-TicketOne) che opera nel mercato italiano della vendita dei biglietti per eventi live di musica leggera attraverso il sito web omonimo, avrebbe attuato una “complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera”.
Secondo quanto spiegato in un comunicato, l’Antitrust ha reso noto che la strategia si articola, in particolare, in una serie di condotte attuate dal 2013 e ancora in corso, che consistono, in particolare, nella stipola di contratti di esclusiva con i produttori e gli organizzatori di eventi soprattutto nelle acquisizioni di promoter nazionali DI and Gi Srl, Friends & Partners SpA, Vertigo Srl e Vivo Concerti Srl. Ma non solo, le attività riguarderebbero anche l’imposizione dell’esclusiva sui promoter locali, nella stipula di accordi commerciali con gli operatori di ticketing di dimensione minore o locale e nei comportamenti di ritorsione e boycott nei confronti del gruppo Zed, anche per escludere dal mercato rilevante Ticketmaster, un nuovo operatore di ticketing.
Una strategia abusiva che, secondo il Garante, avrebbe gravemente danneggiato anche i consumatori in quanto l’impresa dominante ha potuto praticare commissioni di vendita dei biglietti superiori a quelli dei concorrenti, limitando così la possibilità di scelta dell’acquisto dei consumatori tra i diversi operatori.
Il gruppo ha prontamente respinto le accuse contenute nel provvedimento dell’Agcm. “L’Autorità – ha commentato TicketOne – ha preso una decisione manifestamente inappropriata, basata su una definizione del mercato rilevante errata e in violazione di norme imprescindibili in materia”. TicketOne ha infatti fatto sapere di volersi appellare al Tar ed è “fiducioso, anche alla luce della precedente giurisprudenza sulle decisioni dell’Agcm, che anche questo provvedimento sarà revocato”.