“Nella competizione internazionale abbiamo visto che le fughe in avanti da parte di questo o quel governo possono far saltare tutti i sentimenti di solidarietà europea. Bisogna vigilare e essere sicuri che i fornitori non considerino l’Italia un mercato non prioritario”: lo scrive su facebook l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, in merito al dibattito sull’opportunità di inserire l’obbligo di vaccinazione anti Covid in Italia.
“Prima di parlare di obbligo di vaccinarsi per il cittadino – sostiene – dobbiamo parlare di obbligo di vaccinare da parte del servizio sanitario. Si chiama offerta attiva, se funziona, non serviranno altri obblighi”. “Io – prosegue Lopalco – faccio coming out: sono favorevole non ad un singolo obbligo, ma ad obblighi multipli che elenco di seguito. Obbligo di informare: la sanità pubblica deve attivarsi per fornire informazioni chiare e trasparenti su efficacia e sicurezza del vaccino. Obbligo di organizzare: l’offerta vaccinale deve essere efficiente e fluida. Perdere tempo in questa operazione sarebbe imperdonabile. Obbligo di procurare il vaccino”.
E aggiunge: “Obbligo di dare l’esempio: medici ed operatori sanitari devono aderire alla vaccinazione con tranquillità (se non con entusiasmo) e trasmettere sicurezza al cittadino. Un medico che ha dubbi sulla vaccinazione dovrebbe avere tutti gli strumenti culturali per fugare da solo i propri dubbi leggendo letteratura ed informazioni scientifiche. Un medico che esprime pubblicamente dubbi infondati sul piano scientifico non è degno di questo mestiere. Non perché danneggia la vaccinazione, ma perché dimostra di essere ignorante. Da un medico – conclude – che non conosce la differenza fra RNA e DNA io, sinceramente, non mi farei prescrivere neanche un’aspirina”.