Un piano straordinario di assunzioni è quanto chiedono i sindaci di sette Comuni pugliesi, Acquaviva delle Fonti, Bitonto, Cassano, Gravina in Puglia, Grumo Appula e Casamassima nel Barese e San Paolo Civitate (Foggia), in un documento che sarà adottato nei rispettivi Consigli comunali e poi sottoposto al Governo.
«La crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia – dicono – sta mettendo a dura prova il sistema della pubblica amministrazione, chiamato da un lato a provvedere alle necessità della popolazione, organizzando azioni costanti di protezione civile, dall’altro a mettere in campo urgenti interventi a sostegno delle categorie più duramente colpite. A questa emergenza i Comuni, soprattutto nel Sud, hanno dovuto rispondere potendo contare su un numero di dipendenti assolutamente insufficiente e con piante organiche carenti». In particolare, i sindaci evidenziano le difficoltà nel garantire i controlli anti-Covid, ricordano che «i piani sociali di zona sono inadeguati a fornire la dovuta assistenza agli anziani e ai soggetti non autosufficienti particolarmente soli e indifesi di fronte alla pandemia» e anche che «l’arrivo dei finanziamenti del Recovery Fund, che dovrebbero servire a iniettare risorse per una rapida ripresa economica, sicuramente troverà impreparati e sguarniti gli enti locali, vista l’assoluta carenza di figure tecniche in grado di progettare e affidare le opere e gli interventi da realizzare». Per questo «ora più che mai – aggiungono – è necessario che il Governo predisponga un piano straordinario di assunzioni che possa anche rappresentare una risposta, sia pure parziale, alla grave ondata di disoccupazione che si prevede nella prossima primavera quando saranno cessati gli effetti del divieto di licenziamento imposto dal Governo».