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Bari, illustratori da tutto il mondo per il calendario a sostegno delle donne vittime di violenza

Pubblicato da: redazione | Ven, 18 Dicembre 2020 - 20:30

Si chiama “Femme battue” il calendario 2021 voluto dall’associazione GIRAFFA Onlus formata da donne che si occupano di altre donne vittime di violenza, insieme con il centro antiviolenza dedicato a “Paola Labriola”, a una casa rifugio denominata “Casa dei diritti delle donne” e alla casa in semiautonomia V.i.t.A. (Vola in piena autonomia).

Un calendario realizzato con la collaborazione del Centro LIBREXPRESSION/LIBEX della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), il Centro Euro-Mediterraneo della Fondazione Di Vagno (1881-1920) per la promozione della libertà di espressione e della satira politica.

Dodici tra illustratrici e illustratori di tutto il mondo hanno raccontato le diverse declinazioni della violenza (domestica, sessuale, mgf, stalking, economica, ecc.) e hanno donato le loro tavole per sostenere il futuro delle donne presenti nella casa in cohousing e per offrire loro la possibilità di riannodare i fili della propria vita e volare in alto verso una riappropriata dignità. Il ricavato della vendita servirà, infatti, ad attivare una borsa lavoro o a pagare un corso di formazione per entrare nel mondo del lavoro.

“Sento dire che il calendario è passato di moda o che è inflazionato perché ognuno ha il suo – ha sostenuto la presidente di  Giraffa, Maria Pia Vigilante – Personalmente sono convinta che il calendario rappresenti uno strumento di comunicazione e sensibilizzazione importante. Il nostro calendario, così come realizzato, ci racconta e ricorda che ogni giorno una donna viene picchiata, molestata, mutilata, violentata, diventa vittima di tratta, in ogni latitudine e longitudine. Da qui “Femme battue”, cioè, donna maltrattata. Le bellissime tavole che le illustratrici e gli illustratori, indicatici dal Centro LIBEX, ci hanno messo a disposizione, e che ringraziamo per questa loro sensibilità ed attenzione, ci offrono la possibilità immediata di vedere cosa può succedere sul corpo di una donna per le violenze agite da un uomo. Con le tavole del calendario – ha aggiunto l’avvocata Vigilante – intendiamo fare una mostra subito dopo l’emergenza Coronavirus così come abbiamo fatto con le foto “Le crepe nell’anima” di Olga Diasparro, foto che componevano il calendario 2020″.

Le illustrazioni sono di Anne Derenne in arte ADENE, francese residente a Madrid, dell’illustratrice francese Bénédicte, di Doaa EL ADL vignettista egiziana nota per i suoi cartoni satirici con forti temi politici, sociali o religiosi, della marocchina Zainab Fasiki fumettista e attivista per i diritti delle donne e per la democrazia di genere, del vignettista turco Oğuz Gürel anche membro dell’Unione europea dei Cartoonists (FECO), di Kianoush Ramezani in arte Kianoush artista iraniano in esilio a Parigi come rifugiato politico, di Michel Kichka uno dei maggiori rappresentanti del fumetto israeliano, del giornalista e vignettista libanese Patrick Pinter, dell’olandese Tjeerd Royaards direttore di Cartoon movement, e degli italiani Maurizio Boscarol psicologo, informatico e fumettista, Virginia Cabras archeologa e vignettista satirica con lo pseudonimo di Alagoon e Marilena Nardi illustratrice che collabora con periodici nazionali e internazionali, vincitrice di diversi premi per la sua attività grafica ed editoriale.

“Molto spesso la lotta contro la violenza sulle donne è vista come una battaglia specifica delle donne. Non è così. – ha affermato Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression-Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) – La volontà di alcuni uomini, società o religioni, di considerarle inferiori, di avvilirle, di tenerle in schiavitù, di negare loro gli stessi diritti dei quali godono gli uomini, è una violenza simile a quella agita per ragioni di colore, di religione, di origine o di orientamento sessuale in alcune società o regimi. I diritti all’uguaglianza e alla dignità devono essere universali, non si possono declinare in livelli differenti o essere dimenticati secondo criteri fissati da norme sociali o dogmi religiosi. Una persona è una persona qualsiasi sia il suo sesso o la sua sessualità, il colore della sua pelle o il suo credo. Spetta a tutti coloro che credono nell’universalità dei diritti della persona, combattere queste violenze. Senza il rispetto delle persone e dei loro diritti non ci può essere libertà d’espressione. E non può esserci nemmeno in una società che considera metà della popolazione inferiore tanto da credere che non meriti la stessa libertà, la stessa considerazione e la stessa dignità degli uomini. Per tutti questi motivi – ha concluso Vissol – il Centro Librexpression-Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) e i suoi membri (vignettisti e vignettiste, illustratori e illustratrici, fotografi e fotografe), sono pronti a mettere il loro talento, le loro matite o macchine fotografiche, al servizio del pieno rispetto di questi diritti umani inalienabili”.

Il calendario “Femme Battue” (il cui costo ammonta ad € 8,50) può essere prenotato inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica info@giraffaonlus.it

(foto illustrazione di Kianoush – Women Rights)

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