“Istituire, nonostante i nove mesi di ritardo, le Usca, per la cura domiciliare dei pazienti Covid, previste da un decreto del ministero della Salute fin da marzo 2020” e “reperire i vaccini anti influenzali e antipneumococcici da somministrare ai tantissimi pazienti fragili pugliesi che reclamano, giustamente, di essere vaccinati”.
Sono le richieste dei sindacati Cgil Fp Medici Puglia, Smi Puglia, Snami e Simet rivolte in una nota all’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco. “Apprendiamo – si legge – della volontà del presidente Michele Emiliano di promulgare una ordinanza per obbligare i medici ad eseguire i tamponi rapidi. La troviamo del tutto inutile essendo già stati obbligati da un accordo contrattuale firmato dalla Fimmg. La invitiamo, piuttosto, quale assessore regionale della Salute a chiedere al presidente di emanare una ordinanza da fare ai direttori generali delle Asl” affinché “organizzino l’esecuzione dei tamponi ponendo la massima attenzione alla sicurezza”.