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Colpita da aneurisma a soli 39 anni, salvata con intervento d’urgenza al Policlinico di Bari

Pubblicato da: redazione | Mer, 18 Novembre 2020 - 10:30

Ha accusato un malore improvviso mentre si trovava in convento. La donna, una suora di 39 anni dell’istituto delle Marcelline di Tricase, è stata subito ricoverata presso il locale ospedale dove, il sospetto di aneurisma celebrale, fa scattare l‘immediata la richiesta di trasferimento al Policlinico di Bari. Qui, la donna è stata presa in carico dai medici del reparto di Neurochirurgia, che hanno subito riscontrato un aneurisma del primo tratto dell’arteria cerebrale media, ovvero una malformazione vascolare caratterizzata dalla presenza di una dilatazione di un ramo arterioso, la cui rottura causa una emorragia intracranica. Questo tipo di emorragia che si definisce subaracnoidea, è fatale in un caso su 5 prima di raggiungere l’ospedale e anche nei sopravvissuti, in un caso su tre, è causa della perdita dell’autonomia, a prescindere se l’intervento chirurgico sia stato efficace o meno.

Dopo un consulto multidisciplinare, il trattamento scelto per la giovane suora è stato quello chirurgico, eseguito in urgenza dall’equipe del professor Francesco Signorelli. “L’accesso endovascolare era difficoltoso – spiega quest’ultimo, che è direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia del Policlinico di Bari – data la dimensione ridotta, con segni di estrema fragilità e la localizzazione dell’aneurisma prossima a rami arteriosi la cui occlusione avrebbe causato un deficit del linguaggio. In questo caso – prosegue il professore – è stato possibile eseguire un clipping diretto dell’aneurisma e di un secondo piccolo aneurisma non rotto adiacente, anch’esso inaccessibile al trattamento endovascolare”.

L’intervento, secondo quanto raccontato dall’equipe medica, è andato bene e anche il decorso postoperatorio è stato privo di complicanze. Dopo alcuni giorni di degenza, la suora è tornata a Tricase in piena autonomia. “Nelle ultime settimane sono arrivati altri due casi di aneurisma cerebrale rotto dagli ospedali di Foggia e di Brindisi – sottolinea il professor Signorelli, che prosegue – La chiave negli interventi delle malattie cerebrovascolari è il buon funzionamento di equipes multidisciplinari, nelle quali sono presenti tutte le professionalità, neuroradiologiche, mediche e chirurgiche, disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Un’alta specializzazione che solo qui al Policlinico di Bari possiamo garantire”.

Nonostante l’emergenza Covid19 il reparto di neurochirurgia dell’azienda ospedaliero universitaria barese registra un trend di interventi in crescita rispetto agli anni precedenti.   Da gennaio 2020 sono stati trattati in maniera multidisciplinare 42 pazienti con aneurismi cerebrali, 16 pazienti con altre malformazioni vascolari complesse cerebrali e midollari, 4 embolizzazioni preoperatorie di tumori e 69 trombectomie per il trattamento dello stroke ischemico.

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