Un’intelligenza artificiale per aiutare i pazienti affetti dai disturbi e i morbi di Alzheimer e Parkinson e agevolare, così, il loro benessere. È il fulcro di uno studio condotto dal professor Adriano Spada Chiodo, pugliese, all’interno della sua classe di ricerca e investigazione presso l’università di Medicina e Psicologia di Cuba e in collaborazione con le università di Panama e di Boston.
Una ricerca nel campo psicologico clinico, neurologico e comunicativo durata più di due anni, al termine della quale ha visto la luce la “Chat Bot”, una tecnologia che si collega, attraverso microchip, alla funzione sinaptica degli individui affetti da tali disturbi, ottenendo ottimi risultati dal punto di vista della qualità della loro vita. “La stessa tecnologia – racconta il professor Spada Chiodo – potrebbe trovare utilità all’interno del settore scolastico, per la gestione della comunicazione con le vittime di bullismo e cyberbullismo”.