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Covid, l’allarme di Lopalco: “Se non fermiamo contagi, costretti a bloccare ospedali”

Pubblicato da: redazione | Gio, 12 Novembre 2020 - 15:52

“Bisogna rallentare la circolazione del virus per evitare l’impatto su sistema sanitario e quindi sulla salute generale. Se non c’è la salute non c’è nemmeno l’economia. E’ tutto connesso”: lo ha detto il professore Pierluigi Lopalco, assessore in pectore alla Sanità della Regione Puglia, durante un confronto con Franco Busto, segretario generale Uil Puglia in diretta facebook.

“Questo virus – ha continuato – purtroppo ha già portato via tante persone, tanti genitori, tanti nonni ma anche persone più giovani. Già troppe vittime. Il problema, però, è che purtroppo questo non è l’unico impatto della malattia, il problema della pandemia non è soltanto il danno diretto ma ha anche altre conseguenze. Il Covid blocca il sistema sanitario, oggi abbiamo oltre 1200 persone ricoverate e 140 in terapia intensiva. Se non blocchiamo il contagio e raddoppiano i numeri avremo 300 persone in terapia intensiva, significa che per poter gestire i pazienti Covid dovremo bloccare le sale operatorie. Perché c’è un limite dato dal numero di anestesisti, non ce ne sono. Questo è un limite invalicabile perché in sei mesi non si forma un anestesista.  Vale per i rianimatori ma anche per altre figure professionali. Al di fuori di quel limite dobbiamo bloccare attività ospedaliera e vuol dire far progredire altre patologie”.

Sul vaccino anti Covid ha aggiunto: “Gli annunci io li prendo sempre con le pinze perché servono a far salire le quotazioni in Borsa, però la velocità con cui si sta procedendo con la sperimentazione” dei vaccini anti Covid “è impressionante. Se davvero fosse efficace nei 90% dei casi sarebbe una bomba”. Sui tempi sostiene: “Secondo me è impossibile che prima di almeno 4-5 mesi possa esserci una distribuzione su scala accettabile. Che non vuol dire vaccino per tutti, ma per almeno una parte a rischio della popolazione”.

 

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