Il Politecnico di Bari avvia una campagna di screening per i suoi dipendenti. Lunedì 2 novembre mattina, nel campus universitario “Quagliariello”, in via Orabona, inizia un programma di test sierologici che prevede tre giornate consecutive nella sede di Bari, fino a mercoledì 4 novembre e una giornata nella sede di Taranto, giovedì 5.
Quattrocento persone tra docenti, dipendenti tecnici amministrativi, dottorandi e assegnisti di ricerca hanno chiesto di accedere al servizio, che sarà gestito da personale sanitario del Policlinico di Bari, sulla base di una convenzione richiesta dal Politecnico.
«Stiamo facendo tutto il possibile per tutelare la salute del personale, dando così il nostro contributo alla causa di contenimento del virus, in questo momento particolarmente difficile e incerto» – commenta il rettore, Francesco Cupertino. Il massimo rappresentante del Politecnico sarà il primo dell’elenco a sottoporsi al test, lunedì mattina nel Campus, seguito dal direttore generale, Sandro Spataro.
Lo screening, a cui si aderisce volontariamente e gratuitamente, prevede l’esame sierologico per la ricerca di anticorpi specifici del virus Sars-Cov 2. I prelievi si faranno dalle 8 alle 14 a Bari (nel punto di primo soccorso al piano terra dello Studenti Centre) e dalle 10 alle 14 a Taranto (presso il Centro Magna Grecia in viale del Turismo, 8 – quartiere Paolo VI). In caso di esito positivo, si procederà al test molecolare (tampone naso faringeo) entro le 48 ore successive.
«Abbiamo fortemente voluto una ripresa in sicurezza – aggiunge il rettore Cupertino – perché sentivamo e sentiamo, ora più che mai, la necessità di rinsaldare la Comunità e affrontare insieme la crisi, cogliendone le opportunità e guardando con ottimismo al futuro. Con questo spirito – continua il rettore – abbiamo avviato le lezioni in presenza, limitandole tuttavia alle matricole e tenendo costantemente la situazione sotto controllo. Siamo dunque in grado – conclude Cupertino – di rivedere le modalità in qualsiasi momento, ritornando se necessario alla didattica a distanza anche per i primi anni di studio, a seconda di come evolverà la situazione sanitaria generale».
Nel frattempo, tutte le attività didattiche, di ricerca e amministrative si stanno svolgendo nel rispetto delle norme anti Covid, con accessi controllati alle strutture, distanziamento e mascherine per gli studenti, i docenti e il personale tecnico amministrativo.