L’operazione di sgombero e pulizia di banchine e fondali del porto di Mola di Bari, dopo la rimozione delle barche ormeggiate abusivamente, è proseguita nei giorni scorsi grazie al decisivo intervento del 1° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, coadiuvato a terra dagli uomini della Capitaneria di porto di Bari.
Dal 27 al 29 ottobre scorsi, infatti, sono stati ripuliti i fondali del bacino portuale prospiciente lo scalo di alaggio pubblico e la banchina di Via Lungara Porto, restituendo al libero e pubblico uso circa 6.000 metri quadri di specchio acqueo.
L’attività svolta dal personale della Guardia Costiera ha consentito di recuperare in tre giorni un ingente quantitativo di materiale vario, abusivamente posizionato sui fondali per consentire l’ormeggio delle barche, ovvero gettato in mare senza alcun rispetto delle norme di tutela ambientale.
I beni recuperati, posti sotto sequestro e immediatamente trasportati da una ditta operante su disposizione del Comune di Mola di Bari -in un deposito ubicato nella zona artigianale per essere custoditi e conservati a disposizione dell’Autorità giudiziaria, appartengono alle seguenti tipologie:
- n. 144 corpi morti in cls. (calcestruzzo) per ormeggio natanti/barche;
- n. 65 gavitelli in materiale plastico;
- n. 29 spezzoni di catena;
- n. 23 pneumatici riempiti di cls. per essere utilizzati come corpi morti;
- n. 12 ancorotti:
- n. 2 teloni per rivestimento unità navali;
- n. 58 spezzoni di reti da pesca abbandonati (“reti fantasma”).
I beni sequestrati sono stati affidati in custodia giudiziale senza facoltà d’uso al Sindaco del Comune di Mola di Bari. Dopo anni di incontrollato e illegale utilizzo è stato ripristinato l’ordine e ridato il giusto decoro a un’area portuale costituente parte integrante del contesto urbano, a beneficio di tutta l’operosa collettività molese fortemente legata alle tradizioni marittime e alla cultura del mare.