L’assessore comunale ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso ha partecipato ad un incontro tecnico presso l’assessorato regionale ai Lavori pubblici, con l’assessore Giovanni Giannini e i tecnici regionali e comunali, per esaminare e verificare una prima bozza del progetto di fattibilità trasmessa da Fse nelle settimane scorse, relativo alle opere sostitutive che saranno realizzate per ovviare alla chiusura del passaggio a livello su via Oberdan.
Alla soppressione del passaggio a livello corrisponderà la realizzazione di un sottopasso stradale, assieme ad uno ciclopedonale, che collegherà le due parti della città: i binari, invece, secondo il progetto di riordino, saranno quattro (due di Rfi e due FSE) anziché due. L’incontro è stato utile per effettuare un primo esame delle soluzioni progettuali ipotizzate da FSE, che ha già recepito alcune indicazioni avanzate dal Comune di Bari in riunioni precedenti, alla presenza di Rfi, di FSE e di Italferr. L’intervento sarà finanziato interamente dalla Regione Puglia per 44 milioni di euro, di cui 26 milioni di euro con l’accordo di programma del 2002 e 18 con fondi FSC 2007/2013.
L’obiettivo è quello di realizzare la nuova viabilità che dovrà superare i binari della ferrovia fino a creare un collegamento diretto tra via Capruzzi e l’intera via Oberdan, prima e dopo i binari, connettendo questo snodo con la restante viabilità esistente, in particolare con via Caldarola, via Dieta di Bari e altre strade del quartiere Madonnella.
Questo nuovo assetto viario sarà conseguito in due distinti step: il primo, finché saranno in funzione i vecchi binari Rfi della linea Ba-Le, prevede un collegamento diretto con via Caldarola attraverso una rotatoria che permetterà di svincolare le diverse correnti di traffico, e il secondo, una volta dismessa l’attuale linea Ba-Le, prevede il collegamento anche con il quartiere Madonnella, in particolare con via Dieta di Bari che oggi si trova oltre il fascio dei binari.
Un progetto che sarà realizzato quando saranno messi in funzione i nuovi binari Rfi per Ba-Le, paralleli a quelli di FSE, e che permetterà di utilizzare l’area oggi sedime ferroviario, come zona di collegamento tra Madonnella e Japigia. Negli spazi liberati dai binari, saranno ricavate aree a verde e sarà realizzata una nuova viabilità secondaria che consentirà l’accesso a tutti gli edifici esistenti, realizzando anche nuove aree di sosta. Saranno debitamente considerate le esigenze di tutti, ivi incluse quelle correlate anche alla nuova sede della Polfer prevista in un edificio prossimo all’attuale passaggio a livello della Sud Est.
La cantierizzazione del nuovo sottopasso stradale avverrà in più fasi: nella prima è prevista la chiusura temporanea dell’esercizio ferroviario della linea delle Ferrovie Sud Est, che va da Bari centrale a Bari Sud Est, quindi l’attuale stazione di FSE si trasformerà temporaneamente in una stazione di testa. Questo permetterà di modificare il tracciato stradale di via Oberdan in un tracciato leggermente curvilineo in modo da liberare l’area dove saranno effettuati gli scavi e le opere del sottopasso. Queste lavorazioni terranno conto dello spazio ricavato tra le opere di consolidamento del canale Picone (che passa al di sotto dell’attuale strada e che dovrà essere preservato) e del nuovo impianto di sollevamento che AQP realizzerà in quell’area in sostituzione di quello obsoleto in piazza Diaz. Quindi, tra queste due infrastrutture sarà realizzata la nuova via Oberdan con relativo sottopasso pedonale che si collegherà con via Caldarola attraverso una rotatoria.
Durante questa prima fase la viabilità cittadina, attraverso la dismissione dei binari tra la stazione di Bari Sud est e la stazione Bari centrale, godrà dell’apertura costante dell’attuale passaggio a livello, mentre si lavorerà ai due lati sulla realizzazione del sottopasso. Una volta terminati i lavori e autorizzata la messa in esercizio del sottopasso, si potrà avviare la seconda fase, che consiste nel completamento e ricostruzione dei due binari della Sud Est, con l’aggiunta degli altri due di Rfi, e nel collegamento del tracciato ferroviario con la restante parte della variante sud.
Dopo questa seconda fase potrà entrare in funzione tutta la variante sud ed essere avviata una terza fase, che collegherà la rotatoria tra via Oberdan e via Caldarola con Madonnella, operazione resa possibile con la dismissione dei binari attuali della linea Ba-Le.
“Al termine di questi lavori la città di Bari potrà contare su una serie di benefici in termini di viabilità e di qualità urbana – spiega l’assessore Giuseppe Galasso -. Con l’avvio concreto del progetto della variante sud di Bari e del famoso Collo d’oca, si sono messe in moto più opere parallele che completano il disegno strategico della Bari del futuro. Non bisogna certamente trascurare la realizzazione del nuovo impianto di AQP, che ci permetterà di intercettare a monte gli scarichi di fogna nera e impedirne lo sversamento a mare, cosa che oggi si verifica saltuariamente con l’apertura delle paratie del canale Picone-Matteotti, tantomeno il collegamento definitivo di due quartieri che sono nati e cresciuti separatamente. E infine potremo contare sulla riqualificazione delle aree attualmente sedime ferroviario, oggi in stato di abbandono e degrado e totalmente inutilizzate. Se le fasi progettuali procederanno senza intoppi, l’intera operazione potrebbe essere cantierizzata nel 2022”.