Si sono concluse le immissioni in ruolo a scuola con la “call veloce”, il nuovo canale di reclutamento che prevede per gli aspiranti presenti nelle graduatorie concorsuali e ad esaurimento, la possibilità di inserirsi nelle rispettive graduatorie di altre province della stessa regione o di un’altra, laddove ci siano posti vacanti e disponibili dopo le operazioni di assunzione a tempo indeterminato disposte ai sensi della normativa vigente.
Secondo la Flc Cgil, tuttavia, i risultati della procedura in Puglia sarebbero stati “un fallimento annunciato”. “In Puglia, nonostante ci fossero 47 classi di concorso disponibili per questo tipo di operazione – riferisce il sindacato in una nota – per ben 789 posti, gli aspiranti in ingresso sono stati solo 30, nella maggior parte dei casi provenienti da regioni del sud, di cui solo in 26 hanno accettato la proposta definitiva di assunzione in ruolo. Complessivamente, quindi, con la chiamata veloce è stato coperto solo il 3% dei posti messi a disposizione. Si tratta di un clamoroso fallimento che, come sindacato, avevamo annunciato in tempi non sospetti in quanto ritenevamo e riteniamo che questo nuovo canale di immissione avrebbe potuto funzionare solo avendo un quadro normativo differente”.
“Nella nostra regione – conclude la Flc Cgil – al termine delle operazioni di immissione in ruolo e al netto dei posti che non saranno assegnati a causa di rinunce tardive, nonostante l’ammirevole lavoro dell’USR e degli UUSSTT per riuscire a scorrere le graduatorie fino a recuperare più di 200 posti dalle sopraggiunte rinunce, ben 1.666 cattedre (incluse le 901 che sono state accantonate per i concorsi banditi quest’anno), pari al 45% dei posti vacanti e disponibili, resteranno scoperte soprattutto per mancanza di candidati“