Ieri in Senato Accademico e in Consiglio di amministrazione si è discusso sulle modalità del ritorno in università. Lo annunciano le associazioni studentesche sui social. Per la frequenza delle lezioni si procederà con la prenotazione del posto in aula: la scelta sulla frequenza sarà volontaria, quindi chi vorrà potrà appunto seguire in aula altrimenti saranno comunque attive le forme di didattica a distanza.
Per gli esami orali si potranno svolgere o in presenza o a distanza, mentre per gli scritti saranno svolti in presenza ad eccezione degli studenti in difficoltà, ad esempio in isolamento o che per motivi di salute non possono raggiungere la sede universitaria. Tirocini e laboratori tornano in presenza, ma rispettando le norme di sicurezza e il distanziamento. Stesso discorso vale per le sale lettura. Le lauree continueranno ad essere svolte in presenza. Disposizioni valide fino al 15 ottobre, termine (per ora) deciso dal Governo per la fine dello stato di emergenza.
“Nel nostro intervento – spiegano da Link Bari – abbiamo sottolineato l’importanza di riprendere la vita in università, seppur con una modalità in grado di tutelare il diritto allo studio e allo stesso tempo il diritto alla salute, dunque la modalità mista. Resta ferma la nostra posizione per cui occorre quanto prima avviare una discussione seria e strutturale rispetto al rinnovamento delle infrastrutture digitali e non del nostro ateneo e relativamente allo sviluppo di una nuova idea didattica che possa migliorare l’esperienza all’interno del nostro ateneo e possa renderlo avanguardia rispetto alla qualità della didattica fornita”.