L’appello di Michele Emiliano al voto disgiunto in Puglia è “il canto di un cigno disperato”: lo ha dichiarato Antonella Laricchia, candidata alla presidenza della Regione Puglia per il M5S, a margine della presentazione del programma di governo. “Emiliano – ha proseguito – sa che io avrò il consenso anche di quei pugliesi il cui cuore batte per la destra o batte per la sinistra ma non si fidano di Emiliano e di Fitto perché hanno già visto cosa sono in grado di combinare, autentici disastri. Dai consorzi di bonifica alle liste di attesa, sino al depauperamento dei centri per l’impiego. Io non ho voluto condannare i pugliesi a scegliere tra passato e passato remoto, ho voluto garantire la liberà di scegliere il nuovo”.
“Rispetto alla narrazione che voleva convincermi ad alleami con Emiliano per fermare Fitto – prosegue – voglio ricordare che Emiliano è pieno” di esponenti di “destra, quindi non è lui che può arginare la destra”. “Noi qui in Puglia ci alleiamo solo con la società civile, con Puglia futura. Il 20 e 21 settembre – ha continuato – non si deciderà se la Puglia è di destra o di sinistra o del M5S, bensì si deciderà a chi i pugliesi vogliono affidare la sanità, l’agricoltura, i consorzi di bonifica per i prossimi cinque anni. ll nostro punto di forza è nella credibilità della squadra, ho il sospetto che i programmi elettorali degli altri saranno tutti uguali”.
Lavoro, efficientamento dei centri per l’impiego, potenziamento dei distretti, innovazione della pubblica amministrazione: sono alcuni dei punti elencati questa mattina da Antonella Laricchia, durante la presentazione a Bari del programma di governo condiviso con la lista civica “Puglia futura”. “Dobbiamo riorganizzare anche la sanità – ha detto Laricchia a margine della conferenza stampa – a partire da quella del territorio che è assente e subisce i danni dei tagli iniziati da Fitto e proseguiti anche con Emiliano. Poi, il nostro sistema sarà trasparente in tutte le procedure, anche quelle riguardanti le nomine. Dobbiamo innovare le infrastrutture per favorire anche il nostro turismo e lanciare all’estero i nostri prodotti tipici. Saranno obiettivi misurabili – ha concluso – nel senso che ogni tre mesi chiederò conto del lavoro svolto agli assessori”.