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Bari, 20mila carte di identità scadute e poco personale per rinnovarle: il Comune avvia il progetto “Eliminacode”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Ven, 21 Agosto 2020 - 15:00

Nella sola città di Bari ci sono 20mila carte di identità elettroniche scadute a marzo e prorogate fino al 31 agosto e per le quali, con la situazione attuale degli uffici anagrafe, il rinnovo risulterebbe quasi impossibile. Il vicesindaco Eugenio Di Sciascio ha quindi presentato in giunta il progetto Eliminacode.

Un progetto che mira a risolvere i disagi dei cittadini, costretti a lunghe attese non solo per il rinnovo di carte di identità, ma anche per richiedere documenti anagrafici di qualsiasi genere o cambi di residenza.  “L’elevato numero di richieste giunte durante il periodo di interruzione del servizio in presenza, sommato all’uscita per quiescenza di 17 dipendenti da marzo ad oggi – si legge nel progetto – ha  determinato un arretrato di lavorazione di circa 3.700 pratiche di varia tipologia (certificazione anagrafica storica e informatizzata, certificazione di stato civile, istanze di variazione di residenza)”.

In quest’ottica si incardina il progetto Eliminacode che ha come obiettivo lo smaltimento dell’arretrato di lavorazione delle carte di identità elettroniche (Cie) con il coinvolgimento di personale esterno alla ripartizione  Servizi Demografici, con l’apertura di sedi attualmente non operative a causa di problematiche connesse alla carenza di personale, oltre alla possibilità di immaginare aperture straordinarie degli sportelli pomeridiane o nelle giornate di sabato, avvantaggiando anche gli utenti che lavorano. Altro obiettivo è la  totale evasione delle istanze di certificazione e variazione di indirizzo pervenute essenzialmente a mezzo pec e non ancora lavorate.

Ad oggi, considerata l’attuale dotazione di personale e le attività svolte con un’articolazione oraria ordinaria, la Ripartizione Servizi Demografici è in grado di emettere non oltre 616 CIE, impiegando, in tal modo, circa 32 settimane per il rinnovo di 20.000 documenti di riconoscimento. Da qui la richiesta di maggiore personale e la previsione anche di premialità in caso di raggiungimento degli obiettivi: solo per le Cie servirebbero 22 operatori esterni, da distribuire in tutte le sedi periferiche della ripartizione Servizi Demografici, riattivando gli sportelli momentaneamente non operativi: n. 6 addetti nella sede di Japigia, n. 4 nella sede di Carbonara (presso sede URP), n. 4 nella delegazione San Paolo, n. 4 nella delegazione Palese e n. 4 nella sede di Torre a Mare.

Per le altre istanze, servirebbero altri 14 addetti che processeranno in back office le 3.700 istanze arretrate in un tempo massimo di  8 settimane. “È appena il caso di sottolineare che – si legge nella delibera approvata in giunta –  considerato che l’emissione di ogni CIE comporta un introito nelle casse comunali di € 5,41 in diritti di segreteria, al raggiungimento dell’obiettivo di 20.000 CIE emesse, il civico di bilancio potrà beneficiare di un incasso complessivo pari ad € 104.200, senza considerare l’ulteriore incasso, seppur di modesta entità, derivante dall’emissione di certificati anagrafici”.

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