Un trapianto di rene su paziente sveglio, non sottoposto ad anestesia generale, è stato eseguito per la prima volta al Policlinico di Bari su un uomo di 59 anni, originario di Altamura. L’intervento è perfettamente riuscito e il paziente è attualmente ricoverato nel reparto di urologia. Si è trattato di una donazione da vivente.
In questo caso è stata la moglie, 56 anni, che risultando idonea ha espresso il consenso al prelievo dell’organo per il trattamento della grave insufficienza renale di suo marito. Per effettuare l’intervento il paziente è stato sottoposto a un’anestesia spinale neuroassiale, una tecnica eseguita in pochissimi centri in Italia per effettuare i trapianti di organo. Al Policlinico di Bari l’hanno realizzata due giovani anestesiste, le dottoresse Miriam Varvara, 36 anni, e Claudia Piacente, 33 anni, laureate in medicina all’Università di Bari e rientrate al Policlinico dopo alcuni anni di specializzazione fuori regione. “I vantaggi di questa tecnica sono notevoli – spiegano le anestesiste – il paziente ha una ripresa più agevole, non venendo intubato respira meglio, sono esclusi gli effetti collaterali di anestetici oppioidi come nausea, vomito e paralisi intestinale. Il paziente può riprendere subito a mangiare e bere autonomamente. E si riduce, così, anche la degenza post operatoria in reparto”.