Appello delle famiglie al sindaco Antonio Decaro per avviare subito gli interventi di ripristino della piscina esterna dello stadio del nuoto, dichiarata inagibile. “In questa piscina le famiglie di San Girolamo o del quartiere Libertà nuotavano fianco a fianco di Elena Di Liddo, quando la campionessa biscegliese si preparava in vista degli impegni della nazionale. Su questi spalti – si legge nel post – abbiamo sentito il boato deflagrare quando Marco De Tullio ha fatto il tempo per le Olimpiadi Juniores. In questa vasca Benedetta Pilato si è preparata per i campionati del mondo che hanno regalato all’Italia una medaglia d’argento che, al solo pensiero, ancora oggi ci vengono i brividi. Anche la Waterpolo Bari Serie B è stata promossa in serie A in questa vasca, tra fumogeni e tifo da stadio. Del Nuoto. E potrei andare avanti con i ricordi gloriosi, ma solo a pochi mesi fa”.
Nel lungo post si ricorda che “la piscina comunale di Bari da 50 metri è un , dello sport pugliese, e dava senso a tutto il movimento natatorio che, a partire proprio dal mese di giugno, iniziava gli appuntamenti per le qualifiche ed i campionati. Una vasca da 50 non può essere sostituita da una vasca da 25 ed ̀ . Lei ha una responsabilità che va oltre il mero servizio da erogare alla cittadinanza barese. ̀ : fare i lavori prestissimo (oltre che benissimo) è un dovere e ogni giorno sprecato è una spallata mortale ad un movimento in grande ascesa che rischia di essere sepolto dai tempi biblici dei lavori pubblici”.