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Scuola, il piano del Ministero: mascherine, ingressi a scaglioni, percorsi protetti

Pubblicato da: redazione | Ven, 8 Maggio 2020 - 08:00

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha incontrato stamattina le Organizzazioni sindacali della Scuola e dei dirigenti scolastici in vista della ripresa di settembre e dei prossimi esami di Stato. Al centro dell’incontro, in particolare, il rientro in sicurezza, dal punto di vista sanitario, sia del personale che degli studenti. “Siamo al lavoro con le parti sociali per studiare insieme tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del personale e dei nostri studenti”, ha detto la ministra.

Il ministero dell’Istruzione ha presentato ai presidi e ai sindacati una “prima bozza” di protocollo sulla sicurezza per il rientro a scuola a settembre, testo che dovrà essere ora vagliato dalle parti sociali e poi inviato al Comitato tecnico scientifico e dovrà dare le sue valutazioni. Secondo l’Associazione nazionale presidi, “la bozza proposta presenta aspetti troppo incerti ma ha apprezzato l’ampia disponibilità a rivederla”.

Tra le proposte avanzate nel testo, l’utilizzo delle mascherine per chiunque entra nelle scuole, l’obbligo di evitare assembramenti all’ingresso e all’uscita, magari con lo slittamento degli orari di ingresso delle classi (con l’ipotesi di 15 minuti di differenza), la possibilità di provare la febbre agli studenti anche se non è dichiarato lo stato di malessere, mentre come in tutti i posti di lavoro a prof e Ata dovrà essere misurata la temperatura ogni giorno.

Oltre alla restrizione degli ingressi per gli esterni, genitori compresi, nel testo di bozza si pensa a percorsi protetti e obbligati all’interno degli istituti, pulizia e sanificazioni di tutti gli ambienti, in particolare quelli come mense, bagni e palestre. L’accesso agli spazi comuni dovrà essere contingentato con ventilazione continua e rispetto della distanza di sicurezza. Il protocollo prevede anche la gestione di persone guarite o contagiate dal Covid. Le attività previste dal futuro protocollo dovranno poi obbligatoriamente essere allegate al Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), prima dell’avvio del prossimo anno scolastico. Il recepimento del protocollo, accompagnato dalle linee guida e circolari ministeriali, potrà in ogni caso essere integrato in base alle specifiche necessità di ciascuna realtà scolastica.

Alla riunione per l’Anp era presente il Presidente Nazionale Antonello Giannelli. “La Ministra – spiega una nota dei presidi – ha fatto presente che va pianificata la riapertura delle sedi scolastiche, poiché gli altri settori hanno già riaperto o sono in procinto di farlo nelle prossime settimane. Per riavviare le attività scolastiche in presenza, però, ritiene necessaria la sottoscrizione di un protocollo di sicurezza specifico. Al riguardo, la Ministra ha precisato che le varie attività, compreso l’esame di Stato conclusivo del II ciclo, ripartiranno solo ed esclusivamente previo parere favorevole del comitato tecnico-scientifico, tenuto conto dell’andamento epidemiologico”.

La Ministra, inoltre, ha “espresso un sentito ringraziamento ai dirigenti scolastici per il grande impegno profuso nella organizzazione e nel coordinamento della DAD e ha chiesto alle organizzazioni sindacali di contribuire alla stesura del protocollo, inviando a stretto giro i relativi contributi. Ha infine puntualizzato che il protocollo potrà essere sottoscritto solo dopo essere stato validato, sotto il profilo sanitario, dal comitato”.

I funzionari del ministero hanno illustrato, “per sommi capi, una prima bozza di protocollo formulata dall’Amministrazione e ha invitato i partecipanti ad inviare le loro eventuali proposte di modifica e integrazione”. La delegazione Anp ha “fatto presente che la bozza proposta presenta aspetti troppo incerti ma ha apprezzato l’ampia disponibilità a rivederla. Abbiamo ribadito che il protocollo è assolutamente necessario ma che deve essere privo di ambiguità e non deve presentare margini interpretativi che potrebbero comportare rischi per la salute collettiva, esponendo i dirigenti a responsabilità improprie. La nostra posizione sullo svolgimento in presenza dell’esame di Stato, già manifestata giorni addietro, non muta: se il Governo lo ritiene fattibile, se ne deve assumere tutte le responsabilità. I dirigenti delle scuole sono pronti, come sempre, a rispondere di quelle che gli competono, ma non di altre. Per questo sono necessarie regole chiare e, soprattutto, rispettose delle competenze e delle prerogative di ciascuno”.

L’Anp ha anche chiesto che il protocollo contenga previsioni specifiche per le scuole italiane all’estero, in termini di armonizzazione della normativa italiana e di quella nazionale, e che il concorso a Dsga sia espletato in termini utili per assegnarne i vincitori alle istituzioni scolastiche già a settembre”, conclude la nota. (ansa)

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