Da maggio a dicembre. Un’edizione straordinaria della festa di San Nicola a Bari come alternativa al rinvio della tradizionale Sagra. La proposta arriva da Ideazione, società aggiudicataria del bando 2020, che propone lo slittamento del corteo storico al 6 dicembre 2020, in concomitanza con l’illuminazione dell’albero in piazza del Ferrarese.
Un modo per evitare l’annullamento della festività per la prima volta dal 1087. Questa proposta non è ancora al vaglio del Comune mentre si attende il responso definitivo dall’assessorato alla Cultura.
“Opero nell’ambito degli eventi e dell’intrattenimento – ci racconta Christian Calabrese, amministratore unico gruppo Ideazione – tutte le città avranno bisogno di un rilancio. Nella speranza che l’emergenza Covid finisca una data utile potrebbe essere il 6 dicembre, un giorno forte nella storia della trazione barese. Con gli opportuni adeguamenti all’idea progettuale del regista potrebbe essere un evento ancora più importante”.
Ricordando che le reliquie di San Nicola arrivarono in città dal mare nel 1087 e furono poste a tutela e protezione della città di Bari, considerata a livello internazionale “Porta d’Oriente” proteggendo così Bari, il direttore artistico Nicola Valenzano commenta: “Nel mio progetto artistico, ho voluto evidenziare lo speciale legame tra San Nicola, il mare è la “gente di mare”. E questo perché, i miracoli del Santo sono avvenuti specialmente (ma non solo) in mare, quel mare dal quale era giunto, facendolo diventare a furore di popolo patrono dei marinai. Un altro aspetto che voglio sottolineare quest’anno, è quello “dell’Oro del Sud: il Grano”. Da sempre simbolo di prosperità e di benessere per noi gente del Mediterraneo, popolo di contadini, commercianti e artigiani”.
In virtù di queste ragioni fondamentali Valenzano, quindi, vuole conservare ed evidenziare nel corteo storico contenuti sacri in totale fedeltà con le tradizioni storiche e culturali, ricostruendo con attenzione e cura, la medesima situazione storico-sociale che viveva la città nel 1087. “L’idea – conclude Valenzano-, è di fare rivivere ai cittadini una suggestiva e affascinante fotografia dell’epoca, cui tutti parteciperanno come protagonisti, identificandosi in atmosfere, luci, paesaggi e personaggi dell’epoca. Un’attenzione particolare alle “performances artistiche” di particolare impatto scenografico è spettacolare”.