Buoni sconto da spendere al supermercato venduti sui social network. Un fenomeno che sembra ampliarsi durante l’emergenza sanitaria ed economica da coronavirus: “Buongiorno ho sette di questi buoni da 5 euro – scrive un utente – spendibili solo in un market facendo 30 euro di spesa”, il messaggio su facebook. “Chi è interessato mi contatti in privato, non regalo”. Il post è stato pubblicato anche sulla bacheca del sindaco Antonio Decaro.
Una vicenda analoga ha interessato il primo cittadino di Gravina in Puglia, in provincia di Bari: “Ho avuto delle segnalazioni di furbetti che invece di impiegare in beni alimentari i buoni spesa li rivendono. Vi avverto: vi mando tutti in galera”. Così a Gravina i buoni sono diventati nominativi ed il beneficiario deve mostrare un documento.