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Al via in Puglia “Adotta un medico”: raccolta di mascherine e tute per il personale degli ospedali

Pubblicato da: Serena Manieri | Lun, 6 Aprile 2020 - 11:30
Adotta un Medico

Un’iniziativa nata all’interno di una chat tra 4 amici e ben presto divenuta una fitta rete di solidarietà, con oltre 200 promotori attivi. È la storia di “Adotta un medico – Covid 19”, progetto nato dall’idea di alcuni medici pugliesi e ben presto sostenuta dall’associazione Onlus “Accoglienza Senza Confini” di Terlizzi, dall’azienda Geopharma e da numerose altre aziende e realtà pugliesi operanti nell’ambito della solidarietà.

Scopo comune è la promozione della raccolta dei cosiddetti DPI – dispositivi di protezione individuale – e la consegna in loco tra i reparti impegnati a fronteggiare l’emergenza Coronavirus dei principali ospedali della regione, tra cui il Policlinico, l’ospedale “Di Venere” e “San Paolo” di Bari, il “Miulli” di Acquaviva delle Fonti, il “San Giacomo” di Monopoli e l’ospedale della Murgia di Altamura. Un’attività che, fino ad oggi, ha permesso la raccolta e la consegna di 660 tute protettive per il rischio biologico, 400 mascherine con certificazione FFP2, 66 paia di occhiali di protezione, circa 400 camici sterili e 25 visiere protettive. Si tratta di cifre in continuo aggiornamento, come spiegano i coordinatori del progetto, in quanto ogni giorno di più, i pugliesi si dimostrano sempre più propensi alla solidarietà.

“Adotta un medico – Covid 19” è oggi un comitato che si muove attraverso un gruppo Whatsapp e una pagina Facebook molto attivi, che forniscono continui aggiornamenti sullo stato delle donazioni. “Dobbiamo continuare con il monitoraggio dei punti operativi – dichiara Valeria Lattanzi, medico dermatologo e coordinatrice dell’iniziativa di solidarietà  – per capire quali siano i reparti e gli ospedali che hanno la necessità costante di disporre dei DPI, coniugando la prerogativa di essere sempre lucidi e concreti nei passi che facciamo e, soprattutto, trasparenti per nei confronti di chi vuole sostenerci”.

 

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