Solidarietà tra cittadini in attesa del sostegno economico promesso dal governo Conte. Sta accadendo in tutta Italia ma è nelle regioni del Meridione che si rischiano le conseguenze economiche peggiori durante l’emergenza sanitaria del coronavirus. Infatti su un milione e 58 mila nuclei che ottengono il reddito e pensione di cittadinanza sul territorio nazionale, oltre 641 mila risiedono al Sud.
Il sostegno offerto alle famiglie indigenti dall’assessorato al welfare di Bari viene messo a dura prova dalle crescenti richieste d’aiuto con 700 chiamate al giorno ai numeri d’emergenza e decine di messaggi sui social network: “Sindaco – è il grido d’allarme scritto sulla bacheca del primo cittadino, Antonio Decaro – ci sono persone che stanno morendo di fame, io ho cinque vasetti di omogeneizzati per mio figlio. Dopo come faccio, vado a rubare?”.
Oltre alla macchina della solidarietà comunale, al rione San Paolo è partita una colletta spontanea presso la cappella di Santa Rita, in via Giovanni Candura. “Nelle ultime ore – racconta Michele Genchiuna – la gente ha donato pasta, pelati, latte che saranno consegnati a chi ha bisogno nei prossimi giorni” (foto in basso).
In contemporanea, sulla costa a nord di Bari, un panificio di Santo Spirito ha scelto di lasciare gratuitamente il surplus della produzione gastronomica giornaliera: “Comunico a tutti i miei clienti e non, che dopo la chiusura serale, metterò fuori dal negozio un cesto con pane, pizze, focacce e altro che avanzano durante la giornata in modo che se qualcuno dovesse avere bisogno li possa prendere. Con l’augurio di dare una mano a chi in questo periodo di crisi non se la passa tanto bene” (foto anteprima).